Ospedale di Mariano
Via il blocco pericolante

Troppo costoso rifare la palazzina B: al suo posto un parcheggio. L’azienda ospedaliera assicura: «Il “Felice Villa” rimane sempre strategico per la riabilitazione»

L’obiettivo per l’azienda ospedaliera Sant’Anna, in merito all’ospedale Felice Villa, è riuscire a mantenerlo vivo. Il che potrebbe anche passare attraverso la perdita definitiva di un pezzo della struttura, il famigerato blocco B, chiuso e inutilizzabile da vent’anni.

Quello di via Isonzo è ormai un polo riabilitativo che vuole connotarsi sempre di più in questa funzione, e anche i dati vedono un incremento nell’attività, con degenze più lunghe e casi più complessi trattati.

Del Felice Villa il direttore generale del Sant’Anna Marco Onofri parlerà in questi giorni in Regione. Sul piatto l’annosa questione del blocco B, appunto. Per anni ci si è voluto credere che lo si potesse recuperare, ma ormai la realtà non veniva più nascosta da nessuno.

«Nelle scorse settimane - conferma Onofri – ci siamo confrontati in Regione e mi è stato chiesto di proporre un progetto in merito alle prospettive che abbiamo per il blocco B. Ovvero abbatterlo, oppure recuperarne una parte o tutto, e soprattutto specificare cosa ci si sta facendo ora e cosa ci si vorrebbe fare in futuro».

La verità, il direttore non lo nega, è che oggi questa palazzina non viene utilizzata e resta rigorosamente vuota. «Non nego – prosegue – che non c’è una seria prospettiva di riutilizzo di questi spazi, il che sarebbe condizione imprescindibile. Se venisse abbattuto e al suo posto si realizzasse un parcheggio non credo, realisticamente, sarebbe un epilogo sbagliato».

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