«Lago sporco, vergogna di Como»
Gli albergatori contro il Comune

Il presidente degli albergatori contesta Palazzo Cernezzi che in 5 mesi non ha trovato una soluzione dopo l’affondamento del battello spazzino

Il lago in piazza Cavour e nella zona dell’hangar è pulito, molto meno a Sant’Agostino (dove tra l’altro un pescatore è intervenuto personalmente per dare una mano con un retino), ma il problema rimane tutto. Perché il battello spazzino di proprietà della Provincia, ma in uso al Comune, è affondato alla fine di ottobre e, da allora, il lago è stato pulito utilizzando (quando possibile, viste le dimensioni), il mezzo della Provincia ormeggiato a Villa Geno. Furioso il presidente degli albergatori Roberto Cassani: «Devono trovare una soluzione il prima possibile, questo rimpallo di responsabilità e competenze non ha senso». E aggiunge: «Il lago è il nostro primo patrimonio e non pensare che tenerlo pulito debba essere un’azione prioritaria, mi sembra molto grave. E farlo spetta all’ente pubblico, non ai privati. Sarebbe assurdo se i privati dovessero intervenire anche su queste cose, di stretta competenza comunale». Tra l’altro i problemi potrebbero verificarsi nel giro di qualche settimana. Le piogge primaverili trascinano a valle tronchi, rami e rifiuti che si vanno poi a ad accumulare tra piazza Cavour e la diga foranea. Poi Cassani sbotta: «Finché continuano a rimpallarsi le responsabilità non andremo lontano. Da cittadino e da imprenditore, dico che paghiamo tonnellate di tasse e puntualmente ci dicono che non ci sono le risorse. Questo mi sembra solo una presa in giro. Il prezzo poi lo paga la città che vive di turismo, oltre al fatto che anche i comaschi hanno diritto di avere il loro lago pulito».

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