Cronaca / Como città
Domenica 11 Agosto 2013
Paraplegico dopo l’intervento
Negata la cura con le staminali
Prima l’incidente stradale, poi un’operazione chirurgica sbagliata
Giovane paziente comasco perde in tribunale la sua battaglia legale
Como
È una battaglia di speranza combattuta a suon di ricorsi e carte bollate quella di un ragazzo comasco di 27 anni, che da quando ha letto dell’esistenza del controverso metodo Stamina ha sognato di tornare a camminare sulle sue gambe.
Una battaglia che si è infranta però, di fronte ai dubbi della comunità scientifica, a inchieste della magistratura, alle norme e a sentenze del tribunale di Como. Niente cura con cellule staminali mesenchimali per il giovane comasco, vittima di un incidente stradale quando aveva 19 anni e - più di recente - di un intervento chirurgico sbagliato che lo ha lasciato sulla sedia a rotelle.
I giudici del tribunale di Como, nei giorni scorsi, hanno confermato una sentenza emessa a inizio giugno con la quale il giudice del lavoro respingeva la richiesta del giovane - difeso dall’avvocato Raffaele Donadini - di poter ricorrere alla cura della Fondazione Stamina, sulla quale la comunità scientifica internazionale da tempo si confronta anche con toni accesi.
Il giovane comasco, nel 2005, rimase coinvolto in un incidente stradale in cui perse l’uso di un braccio, rimasto paralizzato. Un anno fa, nella speranza di poter riacquistare l’uso dell’arto, si sottopose a un intervento di neurochirurgia che purtroppo andò male visto che il giovane rimase anche paraplegico.
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