Paratie, telo del cantiere tagliato
I privati: «Lo sostituiamo noi»

Cittadini disposti a “tassarsi” per rendere migliore la città

Luigi Moresi: «Ora il Comune ci dica cosa dobbiamo fare»

Como

Non si fermano le dimostrazioni di affetto dei comaschi verso la città: dopo le fontane, le statue e la passeggiata sul lungolago, adesso c’è anche chi si rende disponibile a sostituire a proprie spese il telo di protezione del cantiere delle paratie, che fino a qualche giorno fa mostrava tagli e lacerazioni dovuti all’usura e che è stato rappezzato.

È Luigi Moresi a lanciare l’idea; stufo di vedere il degrado che circonda piazza Sant’Agostino e l’area transennata dei giardini a lago, Moresi ha deciso di offrire al Comune il proprio contributo.

«Io ed altri amici siamo disposti a sostituirla anche domani a nostre spese - dice - Abbiamo già a disposizione 300 metri di rete ombreggiante verde. È un piccolo intervento che pensiamo possa salvare parzialmente l’immagine della città agli occhi di cittadini e turisti increduli».

Creare un movimento

Un intervento che nel complesso costa circa 400 euro, ma che secondo i promotori dell’iniziativa potrebbe fare la differenza.

Anche perché l’idea è quella di creare un movimento popolare che si dedichi, a proprie spese, alla sistemazione di piccoli problemi, dei dettagli, sulla scia di quello che già fanno altre associazioni come gli Amici di Como o Per Como Pulita. «Ma si tratterebbe di focalizzarsi proprio sulle piccole cose – spiega ancora Luigi Moresi – dal new jersey abbandonato in via Per Cernobbio ai giardinetti, tutte cose che si possono fare con pochi soldi, ma che danno una bruttissima immagine della città».

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