PARIGI, ASSALTO AL COVO
DEGLI ATTENTATORI
PROGETTAVANO ALTRI ATTACCHI

A Saint-Denis è caccia alla mente delle strage: due morti e sette arresti. Ucciso anche un cane poliziotto

Blitz all’alba a Saint-Denis, la banlieue “dura” di Parigi, dove la polizia - grazie a un cellulare dei kamikaze trovato in un cestino davanti al Bataclan - ha localizzato il covo dei terroristi, che - adesso è certo - progettavano nuovi attacchi proprio a Parigi.

Nei due appartamenti individuati, resiste ancora, con ogni probabilità, Abdelhamid Abaaoud, 28 anni, nato a Molenbeek, la “mente” delle stragi.

Alle 4 e 20, quando c’è stata l’irruzione della polizia - intervenuta con uno schieramento impressionante a 800 metri dallo Stade de France - una donna kamikaze ha azionato la propria cintura esplosiva e si è fatta saltare, secondo la ricostruzione della procura.

Almeno un altro terrorista sarebbe stato ucciso. Poi la reazione degli occupanti degli appartamenti, che per il loro numero (almeno 8) ha sorpreso le teste di cuoio e due agenti sono rimasti feriti.

I fermati al momento sono sette, tra uomini e donne, che la polizia sta cercando di identificare. Non se ne conoscono i nomi, quello che è certo è che Abaaoud non è fra loro. La “mente”, secondo fonti della polizia, potrebbe essere asserragliato da solo nell’appartamento.

Gli agenti, al momento, stanno bonificando tutto lo stabile, passando al setaccio appartamento per appartamento del palazzo della place Jean Jaures. Sul posto, dove ogni tanto continuano ad udirsi esplosioni e spari, blindati della polizia e centinaia di poliziotti in assetto da combattimento, elicotteri che volteggiano, camion dei pompieri e ambulanze.

Saint-Denis è stata completamente isolata, le fermate della metropolitana sono state chiuse, le strade bloccate e le poche rimaste aperte sono intasate. La polizia ha invitato tutti gli abitanti a restare in casa, le scuole sono chiuse, i bus sono rimasti nei depositi.

Saint-Denis è tappa inevitabile per chi al mattino raggiunge Parigi per arrivare al lavoro o a scuola dalla banlieue nord ed è strada obbligata per raggiungere la capitale dall’aeroporto Charles de Gaulle.

«Ok, siamo pronti»: questo sms, trovato nel cellulare buttato in un cestino davanti al Bataclan prima della strage, avrebbe messo i poliziotti sulle tracce dei fuggiaschi, che tutte le informazioni fino a ieri sera davano in Belgio.

Attorno alle 10, dopo oltre cinque ore di assedio, la situazione è bloccata. Il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, assicura che il blitz è sul punto di concludersi, ma dalle 8.30 circa le operazioni sono ferme.

Fonti della polizia a Saint-Denis, dove è in corso il blitz contro il covo della «mente» degli attentati terroristici di Parigi, hanno fatto sapere che un cane poliziotto è rimasto ucciso proprio all’inizio delle operazioni.

L’animale è stato utilizzato all’inizio dell’assalto, gli agenti l’hanno fatto entrare nell’appartamento ed è rimasto subito ucciso dalla reazione dei terroristi asserragliati con le armi in pugno.

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