Cronaca / Como città
Martedì 25 Giugno 2013
Parte la caccia ai libri di testo
Molte librerie: «Rinunciamo»
La concorrenza dei centri commerciali fa desistere i più piccoli
In città tengono Noseda e il Libraccio grazie alla politica sull’usato
COMO
Inizia la corsa per prenotare i libri scolastici, ma sulla piazza ormai rimangono solo i centri commerciali.
Manuela Maspero per la libreria Libux ci ha rinunciato: «Non facciamo più scuola, basta libri di testo. È un settore difficile da gestire, servono troppe energie. Poi negli ultimi anni con l’avvento della grande distribuzione i grandi centri si permettono anche il 15% di sconto sul prezzo di copertina e per noi il gioco non vale la candela. È troppo».
Da questa settimana è possibile recarsi nelle librerie e nei centri, armati di elenco dei libri, per altro carissimi. Il Bennet di Tavernola cerca di calmierare il caro libri, il referente dell’area spiega: «Le prenotazioni sono partite sabato, sia tramite web che nel punto vendita. Applichiamo uno sconto del 15%, lo facciamo da dieci anni».
In tempo di crisi rispetto a prima lo sconto è salito del 5% nella grande distribuzione. Al contrario nelle piccole realtà bisogna sudare ogni euro di sconto
Gli approfondimenti nella pagina della scuola su La Provincia in edicola martedì 25 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA