Pecore sbranate dal lupo
La Regione dà i rimborsi

Fino a 600 euro per risarcire un ovino ucciso nel Parco del Curone Una decina gli allevatori preoccupati per i rischi del proprio bestiame

Fino a 6 mila euro di rimborso per i danni causati agli armenti dal lupo che scorazza per le colline del parco del Curone. È quello che prevede il piano della Regione Lombardia per rimborsare gli agricoltori e gli allevatori che hanno subito o potranno subire danni causati dal predatore ai propri animali.

«L’entità del rimborso si basa sul costo del riacquisto del capo, le spese di smaltimento ed un più 15% per risarcimento del danno», spiega Michele Cereda, direttore del parco di Montevecchia, che l’altra sera ha partecipato all’incontro via web dedicato proprio alla gestione del lupo nel territorio del parco. Hanno partecipato circa una decina di aziende agricole e di allevamento che hanno chiesto chiarimenti su come comportarsi, come proteggere gli allevamenti dalla predazione, magari con delle speciali reti, e come ottenere i rimborsi.

«La procedura è molto colloquiale, si basa sul confronto diretto fra allevatori e Regione, ed è soggetta a valutazione, perché tutto si basa sul valore di mercato dei capi abbattuti. Mediamente le pecore da carne valgono da 70 a 140 euro, con un prezzo medio di 105 euro, non molto diversi i valori per quelle da latte, mentre gli arieti valgono decisamente di più, mediamente da 650 a 750 euro.

Prezzi diversi e sicuramente più alti si attestano, invece, per le pecore dalla lana pregiata come quelle merinos, difficilmente allevate in Italia, ma che possono raggiungere anche prezzi notevoli a capo. L’incontro dell’altra sera ha visto la partecipazione del presidente Marco Molgora, dei tecnici e volontari dell’ente, funzionari di Regione Lombardia e di Ersaf, il Comandante della stazione dei Carabinieri Forestali di Lecco e diversi allevatori attivi nel territorio collinare, circa 10 imprese.

«Numerose le domande degli operatori, durante l’incontro è stata più volte richiamata la necessità di una maggior attenzione per quanto riguarda i cani, e l’obbligo, già previsto dalle leggi, di tenerli legati durante le passeggiate nei boschi», dice Molgora. Il parco farà da collettore e collegamento con la Regione e verrà organizzata un’iniziativa pubblica di informazione sulla presenza del lupo.

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