Piazza Roma in giallo

I negozianti: «Chiuderemo tutti»

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I posteggi di piazza Roma si tingono tutti di giallo e per i commercianti sarà «un vero disastro». Dalle 7.30 di lunedì, infatti, in piazza potranno posteggiare solo i residenti. Il Comune ha deciso di togliere i parcheggi blu a pagamento in vista dell’ampliamento della zona a traffico limitato a piazza Verdi, via Rodari, piazza Roma, via Bianchi Giovini, via Caio Plinio Secondo, piazza Grimoldi, via Macchi, via Pretorio.

Chi in piazza lavora, però, non è affatto contento. Fabio Alafaci, titolare del negozio Limited street shop, spiega: «È un guaio non solo per noi commercianti, ma anche per il centro di Como. Qui è facile lasciare la macchina per mezz’ora e fare un giro in città. Posso anche accettare questa decisione, ma invece di colorare di giallo i parcheggi avrebbero dovuto ripensare a questa piazza, valorizzarla. Così diventerà più morta di quanto è già».

«Speriamo che ci ripensino»

I negozianti sperano che i monitoraggi e il periodo di prova portino l’amministrazione a fare un passo indietro. Contro il progetto per altro si sono mobilitati raccogliendo almeno 700 firme. Elena Gorno (Ristorante Sociale) racconta: «Non è solo una questione di smog, per vivere la città serve anche il tempo, non si può perdere mezza giornata per trovare un parcheggio. Non vedo benefici, la piazza resterà un parcheggio, solo cambia l’utenza, non si è parlato invece di una vera pedonalizzazione».

Di mezzo ci va anche il lavoro, prosegue Gorno: «Dovremo combattere con i permessi, per il carico e scarico nella sola prima fascia mattutina, ma i fornitori è difficile arrivino per le nove. Anche il nostro personale avrà problemi. Così portano via clienti a noi e turisti alla città».

Insomma per i commercianti è una scelta «raffazzonata» che rischia di far chiudere a molti i battenti e che trasformerà la piazza in un dormitorio. I parcheggi gialli «creeranno disagio» anche alla carrozzeria Gavazzi auto («dovremo fare la conta delle targhe dei clienti per i relativi permessi»), oppure «ai tanti spettatori del vicino teatro».