![Il rogo del Botanic lo scorso 13 settembre<span xml:space=](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2014/6/22/photos/cache/pochi-indizi-e-nessuna-prova-botanic-rogo-senza-colpevoli_179147e4-f889-11e3-ba7b-e81d8ea307ed_v3_large_libera.jpg)
(Foto di archivio)
La Procura non riesce a individuare i responsabili. Archiviate le accuse nei confronti di un vertematese
Pochi indizi, zero prove. In tempi di certezze granitiche - e genetiche - può capitare che una Procura issi anche bandiera bianca.
È successo a quella di Como, che in questi giorni ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del fascicolo aperto lo scorso gennaio a carico di un uomo 46 anni, residente a Vertemate, l’unico indagato per l’incendio che lo scorso 13 settembre incenerì il Botanic Garden, lasciando una ventina di lavoratori in mezzo a una strada.
La Procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione - disposta dal gip Francesco Angiolini - ritenendo di non avere raccolto a elementi sufficienti per poter sostenere l’accusa in aula.
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