Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 26 Agosto 2013
Posteggi bianchi: pochi e lontani
In centro o si paga o si fatica
La rivoluzione dei parcheggi ha esteso ancora il numero dei parcheggi blu
Ecco la mappa della sosta gratis. Ma bisogna rassegnarsi a scarpinare in salita
Chi voglia parcheggiare in centro ormai ha due scelte: munirsi di monetine per il parcometro o munirsi di scarpe comode. Perché i parcheggi bianchi non sono scomparsi del tutto, ma si allontanano dal cuore della città soppiantati dalle strisce blu.
Dal 1° agosto sono state ritoccate le tariffe della sosta, portandole a 1 euro tondo l’ora, e si è introdotto il pagamento anche in via Caduti di Nassiriya accanto all’ospedale – dove però verrà applicata una tariffa agevolata – e poi in via Manara, piazzale fratelli Cervi, via Grassi. Strisce che verranno dipinte tra mercoledì e giovedì.
Il provvedimento più criticato è stato quello che ha imposto il balzello in via Caduti di Nassiriya, toccando quindi pazienti o perenti dei ricoverati. Resta libera la parte più lontana del posteggio, quella oggi utilizzata per la sosta degli automezzi pesanti, che rimarrà gratuita per legge.
Per quanto riguarda il centro, arriva il parcometro anche sul primo livello di via Murazzo, il che, s’immagina sposterà sul secondo e il terzo – che restano gratuiti – le vetture di commesse e impiegati che qui hanno il proprio punto di riferimento dopo la trasformazione a pagamento di piazza Marconi e delle vie più centrali.
L’alternativa resta il posteggio di piazzale Club alpino italiano, poche centinaia di metri più in giù, dove ci sono circa 150 posti liberi. Se la buona volontà e la necessità portano scarpinare ancora un po’ si può poi attraversare via Manzoni e percorrere via Giulio Cesare, dove i posti, ormai tanto scoloriti da non scorgere le strisce, sono 28.
E poi il grande parcheggio di via Colombo, oltre 220 posti. Raggiungere piazza Garibaldi da qui comincia a richiedere oltre 10 minuti di strada a piedi. Per sfuggire al tagliando resta qualche posto all’inizio di via Carcano e poco altro nella zona della chiesa di San Michele.
Un po’ meglio se ci si sposta verso Galliano. Su via Alciato i posteggi liberi sono una trentina, e 37 tra via Anzani e via Gallianello. O ancora, il posteggio ai piedi di San Vincenzo, un’altra ventina.
Posti senza nemmeno in disco orario. Ormai una preziosa rarità.
Come i quattro in via Fiammenghini davanti alle Poste, gli otto su via Cattaneo andando verso Pianella e la decina un po’ nascosta di via Longhi, a scendere verso via Vergani. Una trentina lungo via Mazzini e 50 all’angolo con via Carroccio, a pochi passi dai 18 in fondo a via Daverio.
Ma parlare di centro qui è fuori luogo. Se il fiato non manca, un serbatoio di strisce bianche è anche via XI Febbraio, dove se ne trova una quarantina, oltre ai dieci di viale Madonna, senza contare il centinaio di via Brighi, zona cimitero.
E poi via Andina – sempre che non ci sia scuola – e via Casartelli, altre sessanta tra quello delle elementari e quello affacciato sulla rotatoria.
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