Cronaca / Como città
Venerdì 28 Giugno 2013
Processo Ca’ d’Industria
Condannato il brigadiere
Tre anni e 4 mesi e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni
Miccoli era accusato di aver falsificato i verbali e di concussione
Concussione, calunnia, falso in atto pubblico. Tre anni dopo il polverone alzato in Ca’ d’Industria nei mesi caldi della contestazione - all’epoca in cui il cda decise di appaltare all’esterno il servizio mensa delle case di riposo - il tribunale di Como chiude, con un verdetto di colpevolezza, il processo contro uno dei protagonisti di quella stagione, il brigadiere della guardia di finanza Michele Miccoli.
Miccoli è stato condannato ieri mattina a tre anni e quattro mesi di detenzione, e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, in un’aula di tribunale dalla quale non mancava davvero nessuno: non Daniela Meliota, attuale sostituto pg in corte d’Appello a Milano - il pm per il quale, all’epoca dei fatti, il brigadiere prestava la sua opera di agente di polizia giudiziaria -, non l’imputato, nè il procuratore della Repubblica Giacomo Bodero Maccabeo, non Davide Scarano, l’infermiere che da ieri è ufficialmente la “vittima” di tutta questa storia. A lui Miccoli dovrà pagare un risarcimento danni di 37.500 euro, cui aggiungere le spese di costituzione e difesa.
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