Quei capelli grigi
sotto i portici
Tra cibo e ricordi

Avviene qualche cosa di eccezionale ogni anno nel silenzio di Ferragosto a Erba. Questa volta l’avvenimento e stato ancora “più eccezionale”. Millecinquecento persone, quasi tutte con i capelli grigi, qualcuna con il bastone, si sono attavolate sotto gli antichi portici e sotto apposite strutture moderne in Piazza Mercato, nella festosa allegria di una serie di adunate gastronomiche (mezzogiorno e sera) organizzate, come ogni anno, dalla sezione erbese dell’Ana. Il successo di questa volta ha battuto tutti i record degli anni scorsi. Erba di solito apatica, riservata, che non si infiamma mai, risponde invece, sempre con entusiasmo a questo gaudioso invito lanciato delle “penne nere”. Giocano sicuramente a favore di questo exploit, le pietanze saporite cucinate dai “veci”, che sembra proprio siano andati a scuola di chef. Cucina semplice, della tipica tradizione brianzola e lombarda che è assai gradita alla gente semplice (ancora tanta per fortuna) di tradizione popolare. Una bella qualità di questa kermesse ferragostana degli alpini è però quella di essere veramente una grande festa degli anziani. Ormai quelli della terza età trovano quasi mai nulla per divertirsi un po’. Tutto va a favore dei giovani. I mercoledì di festa organizzati le sere di luglio sono pieni solo di ragazzini. Ferragosto degli alpini invece è l’ideale per gli anziani. L’adunata è anche l’occasione per incontri. «Tel chi el Carletu, l’era tantu temp che se vedevum no». E gli abbracci e pure qualche luccicore negli occhi sono stati tanti.

Quindi grande è il merito da riconoscere a questi nostri alpini. L’età avanza e sono rimasti in pochi, ma sono riusciti a radunare molti amici, tanti volontari (come d’altra parte gli stessi “veci”) che molto si sono impegnati.

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