Rapine e furti, paura a Cabiate
«Ci hanno puntato la pistola»

Banditi a “Ul Giurnalat” di via Grandi: bottino 200 euro

Ladri scatenati in via San Giorgio e via Tasso

Le festività natalizie in paese si sono concluse, ma ai cabiatesi hanno lasciato l’amaro in bocca.

Non si è ancora dissolta, infatti, la sensazione di paura generata da furti, tentati e riusciti in un bar e in un appartamento, ma anche per la rapina a mano armata messa a segno all’edicola “Ul Giurnalat” di via Grandi proprio il giorno di Santo Stefano.

«Erano circa le 18,30 – racconta il titolare Vito Scoca –, il negozio era chiuso, ma ero presente con mia suocera perché stavamo facendo l’inventario». A un certo punto dal retro sono entrati due uomini «con il volto coperto da una sciarpa e con il cappellino da baseball in testa». Il primo dei due «ci ha puntato contro la pistola e senza dire una parola, ci ha fatto segno di entrare nel bagno dove ci ha chiuso a chiave».

L’edicolante e Maria Paola Donadoni hanno atteso di non sentire più rumori nel locale e poi «con il cellulare che fortunatamente avevo nella tasca dei pantaloni ho chiamato i Carabinieri» che sono venuti a liberarli.

Il bottino? «Circa 200 euro di fondo cassa, qualche fuoco d’artificio e delle carte da gioco per bambini: hanno arraffato quello che hanno potuto, ma quello che ci ha fatto riflettere è che per entrare dal retro, essendo oltremodo il negozio chiuso e non completamente illuminato, queste persone dovevano conoscere lo stabile».

Vito Scoca nei giorni precedenti alla rapina non ha avuto la sensazione di essere stato curato, «ma di sicuro adesso faccio molta più attenzione alle persone che a piedi passano più di una volta davanti all’edicola o alle macchine che rallentano».

La spiacevole sensazione di insicurezza è rimasta anche a Francesca Giussani che poco prima di Natale ha avuto il suo appartamento di via San Giorgio svaligiato dai ladri: «Mi sono assentata un’ora – racconta – ed è stato sufficiente: i ladri sono passati da via Lombardia, si sono arrampicati sul terrazzo e sono entrati in casa da una finestra che ha uno sbalzo nel vuoto di 4 metri. Non si sono fermati neanche davanti al rischio di cadere di sotto».

Anche Giuseppe Mariani, titolare de “Il Mio Bar” di via Tasso ha dovuto fare i conti con i ladri: «Hanno scassinato la vetrina e sono entrati – conferma - ma questa volta non sono riusciti a portare via nulla».

Inutile negarlo: l’impennata di questi episodi, non sta facendo dormire sonni tranquilli ai cabiatesi.

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