Razionalismo nel degrado
Gerosa: «Presto lavori all’asilo»

Per l’edificio di Terragni il Comune farà interventi «su gradini e cancelli»

Tempi lunghi per Tempio e fontana: «Al Voltiano iniezioni di resine, poi la riapertura»

Per i gioielli del razionalismo comasco qualcosa si muove. Ma solo per l’asilo Sant’Elia di via Alciato. Per gli altri bisognerà aspettare e i tempi saranno lunghi, per ammissione della stessa amministrazione comunale. «Entro ottobre - fanno sapere dal Comune di Como - partiranno gli interventi sui gradini e il cancello e sarà avviato un monitoraggio su tutto l’edificio».

Da risolvere c’è anche l’assenza di segnaletica e la quasi impossibilità di visita di quello definito dall’archistar Daniel Libeskind «uno dei monumenti più belli del mondo».

Per gli altri monumenti, però, i tempi saranno lunghi anche perché da Palazzo Cernezzi fanno sapere che sono in corso dei monitoraggi. Per la fontana di Camerlata, che cade letteralmente a pezzi, dal Comune dicono che «tempo un mese, inizierà la fase conclusiva della mappatura degli interventi. Sulla base della mappatura i tecnici daranno indicazione sui prodotti da utilizzare».

L’assessore ai Lavori pubblici Daniela Gerosa fa presente che «Quando si ha a che fare con interventi di restauro e di conservazione,ed è questo il caso, bisogna procedere con tempi di osservazione e monitoraggio, a volte anche molto lunghi. I valori in gioco, del resto, sono incalcolabili e nell’interesse del bene stesso e della sua tutela non si può rischiare di commettere danni irreversibili».

Per il Tempio Voltiano, con un piano inagibile a causa del crollo di inizio luglio, le tempistiche non saranno brevi. «Concluse le indagini tecniche disposte sul monumento - spiega - d’accordo con la Soprintendenza sono stati decisi i futuri interventi. La strada che vorremmo percorrere prevede iniezioni consolidanti con apposite resine su tutto il soffitto, controlli trimestrali per la verifica degli effetti, la posa di una rete a tutela di eventuali nuovi distacchi». Il monitoraggio durerà «almeno un anno», ma nel frattempo il primo piano dovrebbe essere riaperto al pubblico». Nel caso in cui il distacco proseguisse, dovranno essere prese in considerazione ipotesi diverse.

«Siamo di fronte a un caso estremamente particolare che sfugge a soluzioni di intervento consolidate nella prassi - aggiunge l’ingegner Antonio Ferro, direttore dell’area Opere Pubbliche - e dobbiamo capire come ripristinare gli stucchi che si sono staccati e allo stesso tempo individuare la metodica più corretta per prevenire ulteriori distacchi».

L’assessore Gerosa aggiunge anche che «prima di partire con i lavori eseguiremo dei nuovi controlli stratigrafici per approfondire la conoscenza dei materiali da consolidare e da restaurare. Nel frattempo gli uffici chiuderanno le necessarie pratiche amministrative. Nel giro di un mese credo che potremo iniziare».

Tornando alla fontana di Camerlata, rattoppata per l’ultima volta nel 2011, Gerosa dice: «Siamo di fronte ad una tecnica costruttiva unica. Per entrambi i monumenti, poi, i materiali utilizzati e le tecniche costruttive sono inedite e non possiamo contare su dati scientifici assodati. Se ai tempi, di per sé lunghi che impongono i lavori di restauro, aggiungiamo i vincoli imposti dal patto di stabilità e le emergenze cui l’amministrazione deve far fronte, è evidente che ci troviamo di fronte ad una montagna di problemi». E intanto Expo è sempre più vicino.

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