Reato di omicidio stradale
Dalla Camera il primo sì

Via libera all’introduzione della nuova norma nel codice penale. Il testo della legge delega prevede anche “l’ergastolo” della patente

Più prudenza alla guida. E’ l’obiettivo del nuovo Codice della strada in discussione in commissione Trasporti alla Camera. Tra le novità principali, il disegno di legge apre le porte al reato di “omicidio stradale”. Oltre alle conseguenze di tipo penale, la violazione delle regole potrà causare il ritiro per sempre della patente. La Commissione Trasporti della Camera ha dato il suo ok alla legge delega per la riforma. L’introduzione del nuovo reato nel codice penale sarà possibile proprio grazie ad un emendamento approvato ieri in Commissione.

“E’ una giornata importante, la aspettavo da tempo. Per la prima volta un passo in avanti per sancire la presenza del reato di omicidio stradale nel codice”, commenta il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che parla di “ergastolo della patente”. Una fattispecie attesa, quella dell’omicidio stradale; sono 114 i morti nel solo 2013 caduti sulle strade per la guida spericolata dei cosiddetti “pirati” della strada.

In realtà quello di ieri è appunto solo “un passo in avanti”, come rilevato dal sottosegretario, perché le modifiche dovranno poi essere apportate al Codice penale. «Nel caso in cui il conducente cagioni la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale» anche «in coerenza con eventuali modifiche del codice penale che introducano il reato di “omicidio stradale”» - precisa l’emendamento approvato dalla Commissione di Montecitorio - sarà possibile comminare «le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato». Un sorta di “daspo” a vita per il guidatore

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