Ripetitore, l’appello dei marianesi
«Il sindaco agisca subito»

Sta per nascere un comitato contro la maxiantenna in via Isonzo. «Non solo rischiamo la salute ma si svalutano anche le nostre case»

Potrebbe essere il preludio per la creazione di un comitato di quartiere. «Ci stiamo pensando, ora abbiamo smosso le acque, adesso vedremo il da farsi», dice Barbara Colzani. A parlare, ora, sono coloro che per primi si erano mossi - e non a caso erano comparsi degli striscioni - per protestare contro l’antenna di via Isonzo, il ripetitore di telefonia mobile alto una trentina di metri.

«Ho avuto modo di confrontarmi con diversi marianesi e a nessuno di questi piace l’idea di aver vicino a casa un ripetitore - spiega - E, allora, forse il signor sindaco (Giovanni Marchisio, ndr) da poco in carica, dovrebbe pensare bene di ascoltare le voci dei tanti che gli hanno dato fiducia. E di trovare presto una soluzione ragionevole alla contestazione. Questo è il momento per far vedere di che pasta è fatto».

Ma chi abita in zona teme anche altre ripercussioni. «Vorrei sottolineare l’importanza anche di quello che è meramente un aspetto economico: la svalutazione dei nostri immobili - aggiunge la Colzani - gli abitanti di una casa con vista su antenne risentiranno anche della diminuzione del valore immobiliare della propria abitazione per il brutto impatto visivo».

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