Guanzate, rischiano di annegare

Il bagnino salva due fratelli

Un ragazzino di 13 anni ha trascinato sott’acqua la sorella. Entrambi si di Cadorago sono stati portati al Sant’Anna

Guanzate

Un pomeriggio spensierato in piscina si è trasformato in un incubo per due ragazzini salvati solo dalla prontezza di un bagnino. Hanno rischiato di affogare ieri pomeriggio due ragazzini di 13 e 15 anni, fratello e sorella, nella piscina dello sporting Cinq Fo.

Erano le 15 quando i due adolescenti, insieme al gruppo degli amici che partecipa al centro estivo dell’Associazione genitori di Cadorago, sono entrati nella piscina olimpionica. Hanno percorso il tratto meno profondo della piscina, poi le scale che portano alla metà della vasca profonda quattro metri e trenta.

Il ragazzino che non sapeva nuotare si è trovato in un attimo sott’acqua e ha cercato inutilmente di aggrapparsi alla sorella tirandola giù per i piedi.

Andrea Colombo, 18 anni di Guanzate, alla sua prima esperienza come bagnino, non ha esitato un attimo quando ha visto quei due ragazzini, poco più giovani di lui, in difficoltà e si è gettato.

«La ragazza era in grande difficoltà e l’ho soccorsa. Mi sono tuffato e l’ho portata nella parte meno profonda della piscina, poi mi sono rituffato e ho soccorso il ragazzo che aveva perso i sensi ed era supino sul fondo- racconta il giovane bagnino-Con l’aiuto del mio collega abbiamo portato il ragazzo sul bordo della piscina, effettuato il controllo delle vie aeree ed una compressione toracica per farlo respirare. Finalmente ha ripreso conoscenza. È stato quello il momento più bello» dice Andrea ancora con emozione.

Poi i bagnini gli hanno alzato le gambe per far sì che la pressione arteriosa aumentasse, nel frattempo era stato allertato il 118 mentre il ragazzo veniva portato nell’infermeria della piscina. Gli operatori dell’ambulanza del Sos di Appiano Gentile hanno effettuato il controllo dei parametri vitali. Insieme alla sorella che era in stato di choc è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti, ma il ricovero non si è reso necessario. Il ragazzino stato dimesso subito dopo e ha potuto tornare a casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA