Cronaca
Martedì 29 Maggio 2018
Sanità, dal 1° luglio ticket dimezzati
Ci sono anche nuove esenzioni
Un milione e mezzo di lombardi potranno usufruire del taglio dei ticket , la soglia massima passa da 30 a 15 euro
«Con questa misura saranno 90 i milioni che Regione Lombardia investe per esenzioni aggiuntive nei confronti dei cittadini lombardi, in attesa di poter eliminare definitivamente il ticket regionale». Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia che ha partecipato insieme al presidente alla conferenza dopo giunta.
«Abbiamo individuato la data del 1° luglio - ha spiegato l’assessore - per dare modo agli erogatori di aggiornare i propri sistemi informativi ed evitare il verificarsi di disguidi a carico dei cittadini. Il criterio utilizzato per il taglio delle prestazioni più costose è stato adottato per venire incontro a chi e’ costretto a sottoporsi ad esami diagnostici richiesti per accertare la presenza o il controllo di gravi patologie o per importanti attività di prevenzione».
«Il ticket sanitario regionale - ha proseguito - passerà da un massimo di 30 euro a un massimo di 15, una proposta concreta a sostegno di 1,5 milioni cittadini lombardi, quelli cioè che nel 2017 hanno usufruito di visite ed esami specialistici e pagato un superticket superiore ai 15 euro. Il costo massimo del ticket sara’ quindi 36 (ticket nazionale) +15 (ticket regionale) =51 e non piu’ 66 euro (36+30) come finora sostenuto per chi richiedeva ad esempio prestazioni come Tac del torace o Risonanza magnetica della colonna vertebrale. Sempre 51 euro (36+15) si pagheranno anche per la colonscopia oggi effettuata al costo di 36 euro di ticket nazionale e 22,8 di ticket regionale (58,8 euro). Così facendo nel complesso il superticket mediamente pagato per ricetta sara’ su base regionale di 7,8 euro invece dei 10 applicati a livello nazionale».
«I 20 milioni stanziati per il dimezzamento del ticket regionale - ha aggiunto- si aggiungono ai 70 che Regione Lombardia gia’ sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Queste riguardano: gli utenti con l’età fino a 14 anni e gli adulti in condizione di particolare fragilità, disoccupati e cassintegrati (totalmente esenti sia da quello nazionale che da quello regionale) e gli over 65 anni con reddito fino a 38.500 euro, anziche’ i 36.151 fissati dalle esenzioni nazionali; dal 2015 i cittadini con reddito familiare fiscale annuale non superiore a 18.000 euro, e loro familiari a carico, non pagano quello regionale, un’esenzione concessa a circa 150.000 soggetti beneficiari».
«Voglio ricordare - ha concluso l’assessore alla Sanita’ - che dei 7.66.615 assistiti lombardi che usufruiscono di prestazioni ambulatoriali il 62%, non paga gia’ oggi il ticket. Questi soggetti beneficiano del 70% delle prescrizioni di specialistica erogate (27 milioni) e del 74% del valore economico delle prestazioni erogate». (Lnews)
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