Cronaca / Como città
Domenica 04 Agosto 2013
Scuole, 80% dei fondi tagliati
Non ci sono soldi per i banchi
È l’effetto di una legge per impedire l’acquisto di arredi inutili
La Provincia ha 39mila euro, il Comune cerca nei magazzini
Altro che computer, nelle aule scolastiche a settembre potrebbero mancare i banchi.
Il problema riguarda gli istituti di ogni ordine e grado (asilo, elementari, medi e superiori) ed è legato a una norma contenuta nell’ultima legge di stabilità. Il documento stabilisce che gli enti pubblici non possono spendere per gli arredi più del 20% di quanto speso in media nei due anni precedenti. L’obiettivo era quello di evitare investimenti inutili per acquistare scrivani e armadi di lusso destinati all’ufficio di qualche dirigente o amministratore, peccato che la norma vada a ripercuotersi anche sugli arredi scolastici, visto che sono gli stessi enti a doverli garantire (la Provincia per le scuole superiori, i Comuni per asili, elementari e medie).
I numeri parlano chiaro: l’Amministrazione provinciale non può superare quota 39mila euro, contro una media annua di 195mila euro tra il 2010 e il 2011. «Nel caso delle scuole superiori comasche non ci saranno ricadute sull’anno scolastico che sta per iniziare solo perché avevamo programmato in precedenza le forniture – fanno sapere dagli uffici di Villa Saporiti che seguono questo settore – Ma dal 2014 saremo anche noi in forte difficoltà, sarà un disastro. Già il patto di stabilità ci impedisce di spendere i soldi che abbiamo in cassa, ora si aggiunge anche questa norma specifica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA