Se togli le slot dal bar paghi metà Tasi
Albavilla, il Comune contro il gioco

Iniziativa per combattere la diffusione delle macchine mangiasoldi in paese. La minoranza: «Più giusto fare lo sconto anche a chi non le ha mai installate»

I bar che rinunciano a macchinette e slot machine non dovranno versare il 50% della Tasi. L’introduzione dello sgravio, promesso in campagna elettorale, è già in vigore per il territorio comunale di Albavilla. Sono sei i locali che potrebbero “redimersi” ottenendo così quest’agevolazione.

Secondo i dati fornita nel 2012 da Libera, associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti, il gioco è la terza industria in Italia con un giro d’affari stimato in 76,1 miliardo di euro. Ogni italiano ha speso 1.260 euro per tentare la fortuna.

Nel nostro Paese ci sono, secondo le ultime statistiche, oltre due milioni di giocatori a rischio di dipendenza e circa 800mila giocatori “patologici” o ludopatici.

Nel programma elettorale

La scelta dell’amministrazione di Albavilla è tesa a tutelare queste persone fragili che potrebbero cadere pesantemente nel vizio del gioco, resterà da vedere quali bar aderiranno all’iniziativa: «Noi abbiamo annunciato nel programma elettorale e presentato ora questa proposta, non possiamo obbligare i bar a rinunciare alle macchinette ma quantomeno incentiviamo la loro dismissione - dice l’assessore al bilancio Silvia Mistretta -. Sono sei i bar in paese che hanno sistemi di gioco d’azzardo legalizzato sui nove locali complessivi».

Cinque anni di durata

La volontà politica è di cercare di tutelare le persone: «La nostra intenzione è di dare un segnale anche ai proprietari di questi esercizi - aggiunge il sindaco Giuliana Castelnuovo -. L’impegno è nel favorirli per la rinuncia alle macchinette. Per cinque anni presentando domanda in Comune, dopo verifica che non vi siano più slot o altro nel locale, vedranno dimezzata la Tasi. Questo incentivo si aggiunge a quello della Regione Lombardia che prevede la riduzione del 50% dell’Irap».

Da subito si potrà fare richiesta in municipio: «Basta rivolgersi agli uffici, al settore economico, per avere l’agevolazione, speriamo che ci siano diverse richieste». Il capogruppo di minoranza Marcello Molteni non concorda in pieno con la scelta amministrativa.

«La riduzione del 50% dell’importo da pagare per i bar che disinstallano gli apparecchi da gioco dovrebbe essere estesa anche ai bar che non hanno mai installato tali apparecchi, fermo restando che resta un’iniziativa più demagogica che impattante. Comunque condivisibile nel frenare un fenomeno dannoso e diffuso».

La Tasi è pagata da chi possiede o detiene a qualsiasi titolo fabbricati, compresa l’abitazione principale e aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli. Il pagamento è a carico del proprietario e dell’affittuario.

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