Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 26 Luglio 2013
Sesta auto fuoristrada
A Senna pericolo sulla ciclabile
Ancora un veicolo fuoristrada lungo la strada provinciale tra Senna e Navedano. Si riapre il dibattito sulla sicurezza della ciclopedonale
E sei. Un pericoloso tiro al bersaglio su pedoni e ciclisti, come è stato definito dalla lista di minoranza Senna 2000 il recidivo sbandare delle auto sulla pista ciclopedonale di Senna.
In questi giorni, una nuova uscita di carreggiata, con un veicolo fuori controllo, si è resa protagonista a margine di via Rovelli, lungo la strada provinciale dove il limite in realtà è di 70 chilometri orari.
E dove sul bordo, senza nessuna protezione, si trova la pista per sportivi e semplici passeggiatori. L’affondo, alla vista della staccionata tra la pista e il campo di granoturco spezzata, è di Claudio Parravicini, capogruppo di Senna 2000.
«La situazione, a cui sono soggetti, tutti i giorni, gli utenti della pista ciclopedonale di Senna Comasco, si potrebbe definire talmente pericolosa che si potrebbe prendere spunto per scrivere un’avvincente trama di un film thriller. Per l’ennesima volta, la sesta per la precisione, nel giro di un anno, un’auto è uscita di strada sulla provinciale che collega Senna a Navedano invadendo pericolosamente la pista, abbattendo la staccionata e andando a fermarsi nel campo di granoturco. Ma fino a quando dovremo affidarci alla benevolenza della dea bendata?».
La maggioranza di Futuro Insieme ricorda come le barriere furono chieste all’amministrazione provinciale.
«Prima, durante e dopo l’esecuzione dei lavori, il municipio ha chiesto alla Provincia, proprietaria della strada, di realizzare questo divisorio - la risposta del vicesindaco Bruno Galati - ad oggi non è stata concessa un’autorizzazione, per motivazioni di natura tecnica e giuridica, alcune condivisibili».
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