Si spaccia per parente e chiede soldi
Nonna di 90 anni sventa una truffa

L’anziana donna di 92 anni, casa in Como centro, ha rischiato di rimanere vittima del raggiro, ma non ha creduto alla frottola che le stavano raccontando.

Como

La truffa gioca sulla pietà parentale. E corre sul filo del telefono, con un copione che ad alcuni potrebbe sembrare anche verosimile.

«Nonna? Sono tuo nipote… senti, mi servono 5mila euro. Passo domani, va bene?».

Lei, l’anziana donna di 92 anni, casa in Como centro, la quale ha rischiato di rimanere vittima del raggiro, non ha però creduto alla frottola che le stavano raccontando. Si è congedata e poi ha avvisato la famiglia, pronta a prendere le tutele dettate dalle circostanze. Episodio fastidioso e preoccupante. Perché non è la prima volta che accade. Negli scorsi mesi, sempre in città, a danno di un’altra anziana, altrettanto guardinga, una circostanza analoga aveva portato all’arresto di un uomo.

L’ultimo caso è avvenuto in questi giorni. Con una telefonata, si pensa, del tutto casuale, l’altroieri, nel primo pomeriggio. Difficile che il truffatore - magari, un gruppo, con un solista incaricato di provare ad agganciare la pensionata - abbia saputo in qualche modo che, in effetti, la signora poteva contare su un nipote nell’ambito familiare.

Si pensa a un azzardo momentaneo, con un canovaccio a tastoni, per un dialogo da arrangiare a seconda delle reazioni. A intervenire, infine, è stato il nipote vero. Il quale, nelle ore successive, si è sincerato che non ci fossero state altre chiamate a casa della nonna.

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