Cronaca
Mercoledì 01 Aprile 2009
Sindaco e giunta
si tagliano lo stipendio
Taglio alle indennità per pareggiare le entrate comunali. Erano già state ridotte del 50 per cento
I trasferimenti statali diminuiscono e le spese correnti vanno sempre aumentando e allora come comportarsi di fronte a questa spirale perversa per far quadrare i conti del proprio bilancio?
Al Comune di Gironico ci pensano sindaco e assessori per portare in pareggio entrate e uscite del documento finanziario 2009 lasciando nelle casse comunali le buste paghe che competono loro per legge in virtù della carica elettiva assunta. «Quest’anno per sistemare i conti del bilancio - afferma il primo cittadino, Albino Robustelli - oltre ad adeguare alcune tariffe inerenti i servizi erogati dal Comune, abbiamo deciso di non riscuotere l’indennità di carica. A tal fine abbiamo dimezzato nel documento finanziario la cifra che negli altri anni veniva accantonata per le le indennità di carica spettante a sindaco, vicesindaco e assessori. Da sedicimila euro l’abbiamo ridotta a ottomila non potendo cancellare tutta la cifra in considerazione del fatto che a giugno si insedieranno i nuovi amministratori eletti dal voto dei cittadini. Abbiamo decurtato la voce di ottomila euro che è l’equivalente cifra che sarebbe dovuta andare nelle nostre tasche da gennaio 2009 fino a giugno quando scade il nostro mandato. Abbiamo lasciato in bilancio la cifra spettante ai nuovi amministratori dall’insediamento fino a dicembre 2009. Saranno loro poi a decidere poi cosa fare». Per amore del vero la Giunta, Albino Robustelli, dopo l’insediamento, aveva già ridotto al cinquanta per cento gli emolumenti previsti per legge ai componenti dell’esecutivo. E in virtù di tale delibera il sindaco percepiva mensilmente una busta paga di 520 euro netti, il vice 120 e gli assessori 80. Un gesto, questo della rinuncia dell’indennità di carica, molto apprezzato e commentato positivamente dall’opposizione, anche perché arrivato in tempi di crisi con le casse comunali che non godono certamente di buona salute.
«Le casse stanno attraversando un momento difficile - precisa il sindaco Robustelli che ha trovato dalla sua parte anche il vice sindaco Paolino Strambini e il resto degli assessori - per via delle maggiori spese cui abbiamo dovuto far fronte come la spalatura della neve, la maternità di una dipendente e l’esborso imprevisto nell’ambito del sociale. A queste maggiori spese vanno poi aggiunte le minori entrate dell’Ici che lo Stato ritarda a inviare e le varie quote che la Fillattice, l’industria tessile di via Tettamanti messa in liquidazione, ci doveva versare per il pagamento dell’Ici e della raccolta dei rifiuti solidi urbani».
Fortunato Raschellà
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