Soldi falsi importati dall’Africa
Li sbiancavano per ristamparli

Cernobbio e Ronago, due arresti, uno è un cittadino svizzero. Usavano solo dollari, trasformando banconote da 1 in tagli da 100

Diciannove persone sono state arrestate tra ieri e l’altroieri nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Milano, Como e Mantova con una accusa di associazione a delinquere finalizzata alla introduzione e alla cosiddetta “spendita”, nel territorio dello Stato, di banconote false.

Non si tratta dei “soliti” falsari di cartamoneta. Si tratterebbe, secondo i militari, di una banda molto ben specializzata nell’arte dello “sbiancamento” e della “riscrittura” di banconote da un dollaro, che venivano magicamente trasformate in pezzi da cento. Nel Comasco, i militari del comando provinciale hanno eseguito due arresti. Al Bassone sono finiti un cittadino svizzero di 43 anni e un uomo di 61, residente a Ronago.

Secondo gli investigatori, l’uno e l’altro sarebbero anelli di una catena che dal Comasco e dal Canton Ticino porta dritti fino a un laboratorio in Nigeria, dove le banconote da un dollaro venivano sottoposte a uno speciale trattamento per la sbiancatura salvo poi essere ristampate sulla stessa carta filigranata della zecca statunitense ma con il “taglio da cento.

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