Sorpresa, 3 milioni dai frontalieri
Un “tesoretto” per il capoluogo

Per la prima volta il Comune supera il 4% di lavoratori oltre confine, quota che dà diritto ai ristorni. Nel 2012 erano 3.506 persone, ciascuna “vale” 916 euro. Frisoni: «Soldi da usare per scuole e asfalti»

Un regalo al forziere del Comune di Como arriva grazie ai 3.506 frontalieri residenti in città. Un regalo che vale qualcosa come tre milioni di euro. Si tratta, per la precisione, dei cosiddetti “ristorni frontalieri” che vengono erogati direttamente dallo Stato ai Comuni che hanno più del 4% della popolazione che lavora al di là del confine in base ad accordi bilaterali del 1976.

Soldi già in arrivo da Roma

La somma verrà inserita nell’assestamento di Bilancio, in pratica la verifica dei conti del Comune in base a quanto previsto nel bilancio preventivo, che dovrà essere approvato entro il prossimo 30 novembre e ieri è finita sul tavolo della giunta comunale. «È un ottimo risultato - commenta l’assessore al Bilancio Paolo Frisoni - e al ministero è già pronto il decreto di liquidazione. Appena arrivato mi sono interessato della questione dopo una mozione del consigliere Molteni, anche se per accedere ai fondi non è necessario presentare domande. La quota viene infatti direttamente calcolata dal ministero dell’Economia e delle finanze. In ogni caso avevo contattato il Comune di Lavena Ponte Tresa, che fa da capofila sul tema dei ristorni per capire esattamente il meccanismo. Nel 2012 abbiamo superato la quota del 4% di un soffio, per la precisione siamo al 4.05%. Questo però ci consentirà negli anni prossimi di inserire la stima già nel bilancio preventivo del 2015».

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