Spaccio in Alto Lago
Un arresto e controlli

Arresto convalidato, il processo è stato rinviato al 30 marzo, per dare l’opportunità al difensore, l’avvocato Massimo Spreafico, di chiedere un rito alternativo. È comparso ieri pomeriggio davanti al giudice del Tribunale Giulia Barazzetta l’uomo di 34 anni fermato sabato mattina dai carabinieri di Colico. All’uscita di Piona della statale 36, il comandante della stazione, che stava dirigendo uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’Alto Lago, ha intercettato una Mercedes sospetta, dalla quale, dopo un rocambolesco inseguimento, in località Gravina è sceso uno straniero, poi identificato come Tarik Gharghai, di origini marocchine, che si è dato alla fuga nei campi. Il magrebino è stato costretto ad arrendersi perché, una volta circondato, è finito in un cespuglio di rovi. I militari gli hanno trovato addosso un involucro con 20 grammi di cocaina.

Rilevato poi come fosse destinatario di un decreto di espulsione emesso dal questore di Lecco nel dicembre 2019, i carabinieri lo hanno dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri Gharghai è comparso davanti al giudice Barazzetta, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di firma, quattro volte alla settimana, presso la caserma dei carabinieri di Colico. Quindi la richiesta dell’avvocato Spreafico dei termini a difesa e il rinvio del processo.

A seguito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura il 26 febbraio sul fenomeno dello spaccio a Dervio e Colico, i carabinieri hanno finora impiegato nell’Alto Lago 75 militari, identificato 220 persone, controllato 101 veicoli, procedendo a un arresto e a una denuncia, sequestrando complessivamente 27,5 grammi di cocaina e 22 di hascisc. A. Cri.