Spinello pomeridiano al parco giochi

Due ragazzini sorpresi a fumare nella casetta dei bambini

Mancano una manciata di minuti alle 15. I giardinetti di via Vittorio Emanuele sembrano deserti: le urla divertite dei bambini sono state sfrattate dal maltempo. Ma qualcosa lascia intuire che in realtà proprio deserti, i giardinetti, non sono.

Nell’aria, infatti, il profumo della pioggia si aggroviglia attorno a una nuvola di fumo dall’inconfondibile odore: marijuana.

All’improvviso dalla casetta dei bimbi - quella in legno posizionata a destra, rispetto all’ingresso di via Vittorio Emanuele - parte una raffica interminabile di colpi di tosse. Tra le assi della capanna si scorge uno zaino di scuola rossa e le schiene di due ragazzi: avranno 15 o 16 anni, lui è alto, lei ha i capelli lunghi e sembra quasi soffocare. Per un paio di minuti non fa che tossire, incapace perfino di prendere fiato, mentre il fidanzatino, con voce spaventata, cerca di sincerarsi delle sue condizioni.

Quando la tosse si calma eccolo spiegare a lei: «Forse era un po’ forte» (sottinteso: lo spinello). E, forse, per la ragazza si trattava della prima volta.

Qualche minuti più tardi i due studenti abbandonano il loro rifugio. Lei cammina come certi uomini all’uscita dal bar. Lui la sorregge e la protegge dalla pioggia, mentre la ragazza ride con l’aria tipica di chi di ritorno a casa rischia di sentirsi chiedere: ma hai fumato?

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