Cronaca / Como città
Venerdì 02 Agosto 2013
Stangata sui dirigenti lenti
che non rispettano i tempi
Il Comune di Como ha recepito la normativa nazionale: previsti indennizzi per i cittadini
Più tutele per i cittadini che hanno bisogno di risposte dagli uffici comunali.
Sono leggi nazionali a stabilire le tempistiche e le modalità di risposta. La giunta di Palazzo Cernezzi ha approvato una delibera che, recependo le indicazioni nazionali, apporta anche delle modifiche legate all’attività comunale. In sintesi il cittadino che presenta una richiesta a Palazzo Cernezzi, se non riceve la risposta nei tempi stabiliti (variano ovviamente a seconda della tipologia delle pratiche) ha una serie di strumenti da utilizzare.
Per ogni giorno di ritardo si ha diritto a una somma pari a 30 euro a titolo di indennizzo. Il privato «per accedere all’indennizzo deve attivare il potere sostitutivo (tradotto contestare il mancato rispetto dei termini, ndr) in 7 giorni decorrenti dalla data fissata per la conclusione del procedimento».
Se il dirigente competente non provvede a dare una risposta al cittadino, quest’ultimo ha la possibilità di rivolgersi al segretario generale del Comune (Antonella Petrocelli) per ottenere “giustizia”. In pratica il numero uno di Palazzo Cernezzi dal punto di vista amministrativo interviene personalmente andando a sostituire il dirigente”inerte”.
Per attivare il potere sostitutivo la norma prevede che il cittadino faccia istanza direttamente al segretario generale. Non solo. L’intervento della giunta comunale va anche nella direzione della “messa in mora” dei dirigenti che non rispettano i tempi. Il regolamento comunale prevede che i direttori d’area (che raggruppano più ambiti di lavoro e più settori) intervengano a loro volta. Per farlo, però, deve scattare la messa in mora del dirigente troppo lento o fannullone.
La messa in mora scatta «nei casi eccezionali in cui l’inadempienza comporti pregiudizio per l’Ente o per l’utenza».
Si tratta di un procedimento a cascata. Il direttore d’area “supplisce” il mancato intervento del dirigente, mentre se anche il direttore d’area non rispetta i tempi previsti, scatta l’intervento del segretario generale.
Il documento che regola le modalità di intervento è già stato pubblicato sul sito internet dell’amministrazione comunale e di fatto è già esecutivo. Come detto Palazzo Cernezzi ha recepito e rimodulato quanto prevede la norma nazionale. Questo, in ogni caso, avrà un impatto positivo sui cittadini che troppo spesso sono costretti a confrontarsi con le lungaggini della burocrazia, con mancate risposte, o con mesi e mesi di attesa. Con una maggiore responsabilità dei dirigenti le cose miglioreranno.
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