«Stop ai carrozzoni politici
Cantù, la battaglia va avanti»

Il sindaco Bizzozero esulta per la messa in liquidazione della Cpt, la partecipata che gestisce la funicolare Como-Brunate e avverte: «Vigileremo perché non si perda ancora tempo»

«Tutte, bisogna chiuderle tutte. O quasi. Le società a partecipazione pubblica, nella maggior parte dei casi, sono soltanto degli enti inutili che servono soltanto ai partiti. Il motivo? Permettono di avere a disposizione dei cadreghini per piazzare i politici che hanno perso le elezioni. E che poi vengono pagati con i soldi di tutti».

Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, usa il noto termine lombardo per definire le poltrone della politica, meno in vista di quelle dei consiglieri di ogni livello - anche se nei Comuni, al massimo, si vede qualche centinaia di euro se si è assessori - e parlamentari.

Rincara la dose all’indomani dell’annuncio di Alberto Mascetti, presidente di Cpt, il Consorzio Pubblico Trasporto, mero proprietario, senza esserne il gestore, della funicolare Como-Brunate.

Cpt, dopo quasi tre anni di battaglia ingaggiata proprio dal Comune di Cantù, primo promotore dalla chiusura del consorzio tra i municipi soci, è ora pronto alla messa in liquidazione. Ma il sindaco canturino avverte: «La mia impressione è che la stiano prendendo molto alla larga. Vogliamo ridere? All’ordine del giorno dell’assemblea del 5 maggio, a cui parteciperanno tutti i Comuni soci, il punto specifico dice: “Approvazione di atto di indirizzo proposto dal Cda in ordine al percorso finalizzato alla messa in liquidazione in società attraverso l’attuazione di operazioni straordinarie”. È tutto un cinema. Se partiamo e se il passo vuole essere questo, possono passare anche tre anni. In cui tutto viene dilazionato, in cui si producono atti che servono per creare una foglia di fico».

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