Sul lago fuochi e applausi

Il record è di una gondola

Centinaia di persone domenica alla cerimonia religiosa sull’Isola

Festa per la “Rosina”, la barca più antica: naviga da 110 anni

Cinquecentoventi persone - tante ne sono state contate al momento dell’imbarco a Campo sulla motonave Plinio - hanno partecipato ieri mattina alla processione dalla collegiata di Sant’Eufemia a Ossuccio fino all’Isola per la parte religiosa della Sagra di San Giovanni, ma la vera grande protagonista della giornata è stata la ”Rosina di Bellagio”.

È la gondola lariana della famiglia Barindelli di Loppia-Bellagio, che da diverse generazioni possiede quell’imbarcazione che vanta 110 anni di ininterrotta attività e si identifica con il natante in esercizio più antico di tutto il Lago di Como. Più vecchia della Giulia, sempre della famiglia Barindelli, varata nel 1926, e anche degli storici piroscafi della Navigazione, Milano e Concordia oltre che del Patria, che tra non molto dovrebbe riprendere a navigare.

Il festoso applauso con il quale ieri allo scalo di Campo è stata accolta la Rosina ha commosso capitan Gianni Barindelli, figlio del mitico Lorenzino, morto qualche anni fa, uno tra i più conosciuti lupi di lago. Nel recente incontro avvenuto con il sindaco di Ossuccio Giorgio Cantoni, Gianni aveva confidato che quella di quest’anno sarebbe stata l’ultima partecipazione della Rosina alla Sagra di San Giovanni, ma proprio quell’applauso spontaneo dei laghée della Tremezzina gli ha fatto cambiare idea.

«Avevo intenzione di lasciare - ha confidato Barindelli al termine del trasbordo dei gruppi folcloristici - ma vista l’accoglienza ho rettificato la decisione. Se mi inviteranno sarò presente anche all’edizione 2014, come del resto ho fatto quest’anno per i concerti della corale Bilacus, per la festa Molo 14 con accoglienza a bordo del vescovo Diego Coletti e come farò nei prossimi mesi con l’appuntamento alle feste di Lecco e alla Regatalonga di Lezzeno. La Rosina viaggia a motore, perfettamente funzionante, ma è dotata di albero e a bordo abbiamo ancora l’antica vela. Alla sera per le grandi occasioni la illuminiamo e la inghirlandiamo».

La parte religiosa della Sagra ieri ha richiamato gente da tutte le parti, tra fede, canti, presenza di confratelli con il mantello rosso, consorelle, gonfaloni, sindaci dei paesi da Colonno a Tremezzo compresa Varenna. Accanto c’erano la banda Tremezzina e i figuranti in abito medioevale.

Sull’Isola la messa e la celebrazione eucaristica sono state presiedute da don Roberto Magnelli parroco di Sala-Colonno, don Giuseppe Tentori e padre Elia della Madonna del Soccorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA