Cronaca
Lunedì 12 Settembre 2016
Super 36, il confronto per arrivare sulle piste. Valle in fondo al gruppo
Da Milano a Bormio occorrono tre ore. In Valle d’Aosta c’è il pedaggio ma tempi più brevi . Nell’arco alpino superiamo solamente il Trentino.
Chi va piano viaggia sicuro, su questo non ci sono dubbi ed è chiara la prospettiva dell’Anas che ha abbassato i limiti a novanta all’ora e ha spiegato che è una scelta definitiva. Ma chi è costretto ad andare molto piano s’arrabbia e cambia destinazione per le vacanze in occasione delle ferie successive, come hanno sottolineato dopo l’inizio dell’epoca dei novanta all’ora sulla superstrada 36 molti operatori del turismo valtellinese.
La Valtellina, fiore all’occhiello della “Montagna di Lombardia”, che nell’epoca lontana e unitaria (a livello istituzionale) del Fuori Expo veniva descritta come “A un’ora da Milano”, si raggiunge in almeno un’ora e mezza. Per questa panoramica ci affidiamo a Google Maps, lo strumento più utilizzato per calcolare le distanze. Tra la zona dell’Orsa Maggiore a Lecco e la rotonda di Piantedo ci sono circa 37 chilometri. L’abbassamento di dieci chilometri all’ora, da cento a novanta, non fa probabilmente la differenza in termini di tempi di percorrenza. In ballo ci sono pochi minuti. Ma è l’ennesima fonte di sofferenza per valtellinesi, valchiavennaschi, svizzeri (ci sono anche loro sulla statale dello Spluga) e turisti.
Per farsi un’idea delle distanze e dei tempi di percorrenza fra Milano - partendo da piazza Repubblica – e le località sciistiche dell’arco alpino abbiamo utilizzato un elenco di stazioni segnalato da dovesciare.it.
Abbiamo trovato una triste conferma alle ipotesi circolate nelle ultime settimane: la “Montagna di Lombardia” non è la più vicina in termini di tempo al cuore della Regione, la zona che rappresenta il mercato di prossimità per il nostro turismo.
Per arrivare ai confini della provincia di Sondrio, a Piantedo, occorrono un’ora e ventisette minuti per circa 95 chilometri. Altro che novanta all’ora, si superano di poco i sessanta. E altro che un’ora da Milano, come si leggeva sotto gli splendidi paesaggi – quelli sì – delle Retiche. Ma non è a Piantedo, fra supermercati e fabbriche metalmeccaniche, che si concentra l’attenzione dei turisti. Dal cuore di Milano a Bormio (196 chilometri) ci vogliono 2 ore e 59 minuti (i dati sono stati raccolti ieri pomeriggio), tre ore e mezza per arrivare a Livigno. Va un po’ meglio in Valle Spluga: due ore e 22’ per Madesimo per 137 chilometri. Solo Pescegallo sfiora le due ore (2h04’), seguita da Chiesa in Valmalenco (2h13’).
La concorrenza di altre regioni alpine non si basa solo sul prodotto. Anche i tempi di percorrenza rappresentano in alcuni casi uno svantaggio per la Valtellina. La tratta autostradale Milano-Aosta - 184 chilometri - si percorre in poco meno di due ore, proprio come la martoriata Milano-Sondrio, dove i chilometri sono però solo 128. Per Courmayeur ci vogliono due ore e un quarto, per Cervinia due ore e venti. La Valle d’Aosta, almeno a livello di principali località, batte la Valtellina, anche se per salire a Sondrio e dintorni non servono pedaggi autostradali e il risparmio è rilevante.
Vince la provincia di Sondrio, invece, nella sfida con il Trentino-Alto Adige. Ci vogliono infatti tre ore e dieci minuti per arrivare a Cavalese, qualche minuto in più per Madonna di Campiglio e ben quattro e venti minuti per raggiungere l’Alta Badia. Ma non ci sono soltanto le auto private. Nell’epoca della sharing economy, restando su gomma, la provincia di Sondrio soffre anche sul piano del car pooling – i passaggi su BlaBlacar, dove per oggi c’è solo un’offerta da Milano a Livigno – e di car sharing, con i servizi per i noleggi di auto ben poco diffusi (e utilizzati) in Valtellina rispetto ad altre zone concorrenti nel mercato turistico. Anche per quanto riguarda gli autobus, per il Trentino ci sono importanti opportunità da Milano. La distanza fra i due capoluoghi viene coperta in due ore e 40’ con 22 euro di biglietto.
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