Cronaca
Mercoledì 28 Gennaio 2009
T-red, troppe irregolarità:
stop ai semafori sparamulte
Il guidice di Verona ordina il sequestro dei dispositivi. Ecco gli apparecchi bloccati nelle province di Como, Lecco e Varese
La magistratura spegne i contestatissimi T-Red. Con un provvedimento clamoroso il giudice delle indagini preliminari di Verona ha disposto il sequestro preventivo di tutti i semafori "intelligenti" già finiti nell’occhio del ciclone in due distinte indagini: una della procura di Milano, l’altra dei magistrati della cittadina veneta. I sigilli alle apparecchiature, che per anni hanno elargito multe e decurtato punti dalla patente di decine di migliaia di automobilisti sulle strade di una ventina di province di tutta Italia, sono stati apposti dopo che i magistrati veronesi hanno scoperto alcune difformità che metterebbero seriamente in discussione l’effettiva omologazione dei T-Red.
La procura veneta, in un corposo provvedimento firmato nei giorni scorsi, ha ordinato lo spegnimento anche dei semafori installati in tredici comuni della provincia di Varese, in sette del Comasco e in due della zona del Lecchese. La clamorosa svolta di un’indagine scattata oltre un anno fa per presunte manomissioni dei tempi semaforici, tali da incrementare il numero dei multati, è giunta dopo che nel settembre scorso la polizia giudiziaria ha fatto visita al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Roma per prendere copia di tutta la documentazione presentata per ottenere l’omologazione dei T-Red. Dall’esame degli atti, datati 2005, utili a far passare l’esame al semaforo-poliziotto, gli inquirenti veneti avrebbero riscontrato alcune difformità tali da mettere in dubbio l’omologazione stessa dell’apparecchiatura. Novità che hanno convinto i magistrati a spostare i riflettori dell’inchiesta dalla Citiesse di Rovellasca (Como), la società di Raoul Cairoli concessionaria dei T-Red finita nei guai a Milano per turbativa d’asta, alla Kria srl di Desio (Milano), ovvero l’azienda produttrice dei semafori sotto accusa. Nel registro degli indagati, con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture e di truffa (anche ai danni degli automobilisti, ipotizzano gli inquirenti) è finito tra gli altri l’amministratore unico della Kria, l’ingegner Stefano Arrighetti.
Ecco i Comuni delle province di Como, Lecco e Varese interessati dal sequestro preventivo dei T-Red
Provincia di Como
Albese con Cassano
Albavilla
Alzate Brianza
Arosio
Capiago Intimiano
Lurago d’Erba
Vertemate con Minoprio
Provincia di Lecco
Bulciago
Montevecchia
Provincia di Varese
Arcisate
Barasso
Bardello
Bregano
Casciago
Casorate Sempione
Luvinate
Malgesso
Cislago
Comabbio
Lonate Pozzolo
Ferno
Travedona Monate
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