Cronaca / Como città
Mercoledì 19 Giugno 2013
Taglio dei costi in Regione
In busta 3mila euro di meno
Gli stipendi dei consiglieri comaschi al Pirellone dopo i ritocchi
La busta paga dei consiglieri regionali diventa più leggera. Mediamente i politici che siedono al Pirellone prenderanno 3mila euro netti al mese in meno rispetto a quanto guadagnato fino ad oggi.
L’approvazione dei tagli è giunta ieri, con il voto dei consiglieri regionali che hanno accolto il disegno di legge che prevede - secondo i calcoli elaborati dallo stesso Pirellone - un risparmio di 14 milioni l’anno alla voce “costi della politica”, una decurtazione maggiore rispetto a quanto previsto dal decreto Monti.
Mediamente i consiglieri regionali da domani guadagneranno tra i 7500 e i 7750 euro netti al mese a cui vanno aggiunte le indennità di carica.
Un consigliere regionale “semplice”, ovvero senza incarichi in commissioni o uffici di presidenza, guadagnerà 10545 euro lordi al mese, circa 7750 netti. Di questi 4200 euro sono totalmente esentasse, in quanto si tratta di rimborsi spese forfettari.
Venendo ai consiglieri comaschi i più “ricchi” restano Daniela Maroni (lista Maroni) e Alessandro Fermi (Pdl) con 12165 euro lordi, ovvero tra gli 8500 e gli 8700 euro netti.
Seguono Francesco Dotti (Fratelli d’Italia) e Dario Bianchi (Lega) con 11625 euro lordi, ovvero circa 8400 mensili circa. Chiude Luca Gaffuri (Pd) con 11085 al mese lordi, 8100 netti.
Tagli che vanno ad aggiungersi all’eliminazione dell’indennità di fine mandato, una sorta di ricchissimo tfr garantito ai consiglieri regionali fino alla scorsa legislatura, e della pensione.
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