
Cronaca
Giovedì 29 Dicembre 2022
Tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina. Il ministro Schillaci: «Troppi contagi e i vaccini cinesi sono poco efficaci»
Pandemia Un nuova ondata di covid ha toccato la Cina a seguito dell’allentamento delle restrizioni come conseguenza delle forti proteste in tutto il Paese. Ora però si teme che il virus possa tornare a circolare anche in Europa
La decisione del ministro della salute Orazio Schillaci è arrivata ieri, mercoledì 28 dicembre: chi arriva o transita in Italia proveniendo dalla Cina dovrà sottoporsi obbligatoriamente al tampone antigenico. Una misura che è diretta conseguenza dell’aumento dell’incidenza del virus in Cina dove, a seguito di un lungo periodo di lockdown forzati per gran parte della popolazione, nel tentativo di perseguire la politica “zero Covid”, e a partire dai quali sono cresciute le proteste tra i cittadini, si è optato ora per un improvviso allentamento delle misure. Questo però ha provocato una nuova ondata di contagi in Cina: è difficile parlare di numeri quando è coinvolto una paese come la Cina, ma stando ad alcune informazioni interne raccolte da Bloomberg, si stima che nei primi 20 giorni di dicembre almeno 248 milioni di persone abbiano contratto il coronavirus, quasi il 20 per cento dell’intera popolazione cinese.
«Oltretutto i vaccini cinesi evidentemente sono stati poco efficaci - ha aggiunto il Ministro - quindi pensiamo che ci sia un grande numero di contagi in Cina. I dati delle autorità cinesi oggi non sono pubblicati, quindi per maggiore sicurezza siamo i primi in Europa e faremo questo tipo di attività». Infatti, la Cina ha rifiutato di acquistare e adottare i vaccini a mRna prodotti in Occidente, e nonostante le promesse fatte alla popolazione di produrne di propri, di fatto però ha fornito ai propri cittadini solo vaccini di tipo tradizionale sviluppati dall’industria farmaceutica cinese e basati su una versione inerte del SARS-CoV-2, meno efficaci rispetto a quelli basati sulla tecnica dell’mRna.
«La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana» ha aggiunto Schillaci, sottolineando come sia fondamentale, in caso di un tampone positivo, poi sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti. «Noi siamo molto tranquilli - ha evidenziato - speriamo che le varianti siano già presenti sul territorio nazionale. Questo sarebbe un dato molto confortante».
Il Governo italiano peraltro ha già inviato una lettera al commissario europeo per notificare questo provvedimento e chiedere un accordo a livello europeo che preveda simili iniziative in tutto il territorio dell’Unione. Ma già in altre parti del mondo l’allerta nei confronti dei viaggiatori da e verso Cina è scattata: molti governi stanno valutando misure simili a quelle prese dall’Italia, altri invece le hanno già messe in atto. Tra questi gli Stati Uniti, dove dal 5 gennaio i viaggiatori provenienti dalla Cina potranno entrare solo con un tampone negativo non più vecchio di due giorni, il Giappone che ha a sua volta introdotto l’obbligo del tampone negativo per chi arriva dalla Cina, stessa situazione in India e a Taiwan, a partire dal nuovo anno.
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PEDRAGLIO CARLA SEREGNI
2 anni, 3 mesi
Sembra quasi di tornare indietro a 3 anni fa. Si iniziò con gli arrivi dei positivi dalla Cina e poi, una sera, un avvocato di Foggia ci comando' di chiuderci in casa. Accadrà la stessa cosa? E farà così anche la diplomata in lingue straniere di Roma?
luca boselli
2 anni, 3 mesi
Oggi Meloni sul tema ha assunto la modalità Fornero sulle pensione: faremo ciò che ci chiede UE. Ormai va tristemente constatato che non c'è più Speranza.
Saponi Massimo
2 anni, 3 mesi
Cinesi svuncioni !!!!! Far pagare a loro i danni di due anni di restrizioni
Felice Gattino
2 anni, 3 mesi
La meta' dei passeggeri in arrivo dalla Cina e' positiva al COVID-19 ed alle sue molteplici varianti , cosa succede dopo la positivita' al tampone a Malpensa o Fiumicino ? Sono liberi di girovagare per centri commerciali e alberghi ?? Andrebbe applicato un criterio di reciprocita' con quanto fatto dal governo Cinese per 2 anni , quarantena in aereporto in areea sterile e rimbarco sul primo volo .
Colpo Di Tacco
2 anni, 3 mesi
Occorre sequenziare le possibili nuove varianti perché potrebbero bucare i vaccini . In pratica vaccinati e non vaccinati sarebbero uguali davanti all’avanzata delle nuove varianti . Chi proviene dalla Cina con destinazione Europa dovrebbe essere obbligato a farsi un tampone molecolare almeno 24 ore prima della partenza , poi una volta arrivato sottoposto ad altro tampone e in caso di positività messo in quarantena
Carletto Redaelli
2 anni, 3 mesi
Ma come signora Meloni il covid non era un'invenzione? Al ministro Schillaci un consiglio: aprire gli occhi talora...
quattordici parole
2 anni, 3 mesi
Nessuno del PD che va ad abbracciare un cinese?
Bertoal Bianchi
2 anni, 3 mesi
Si sta meglio al calduccio del deserto , gli involtini primavera non vanno più di moda!
claudioechiara
2 anni, 3 mesi
Il lockdown non ha funzionato? Serve più lockdown. I vaccini non hanno risolto? Serve sempre una dose in più.
Alberto Ilcanzese Coltella
2 anni, 3 mesi
quando se giù di morale vai da claudioscuro e ti fai quattro risate ..........
julien sorel
2 anni, 3 mesi
I contagi sono tanti anche qui. Ormai la gente I tamponi li fa a casa costano un terzo quindi la maggior parte dei casi sono sommersi. Bisognerebbe pubblicare i dati delle vendite dei tamponi fai da te per avere un quadro reale.
Maxhighlander Maxhighlander
2 anni, 3 mesi
Sarebbe opportuno per anziani e persone fragili (ma anche per altri) fare la dose di richiamo all'inizio di ogni stagione fredda esattamente come si fà per l'influenza. Oltretutto le varianti devono essere individuate e i vaccini aggiornati. Purtroppo dai cinesi non possiamo aspettarci nulla di buono....