Cronaca / Como città
Domenica 19 Aprile 2015
Tangenziale, che scandalo
Cara e in ritardo sui tempi
Tutta colpa di un banale errore
A un mese dal taglio del nastro si scopre che l’imbocco alla nuova strada consente di saltare il pedaggio dell’A9. E l’apertura slitta quando Expo sarà ormai finito
Tangenziale, il classico pasticcio all’italiana. La strada che i comaschi attendono da anni e che fa parte del sistema Pedemontana e che doveva aprire in vista dell’Expo, resterà chiusa almeno fino al prossimo mese di settembre e, forse, le prime auto potranno percorrerla quando l’esposizione universale sarà terminata e dovranno farlo pagando (al contrario di quanto avviene a Varese).
Il motivo dei ritardi? La più classica delle beffe all’italiana.
Conclusi - o quasi, mancava soltanto un mese - i lavori per il lotto della tangenziale di Como si è scoperto che percorrendo la nuova strada si finisce per saltare il casello dell'A9 di Società Autostrade. La cosa incredibile è che questa circostanza non sarebbe stata approfondita fino a poco tempo fa. In sintesi: se uno volesse imboccare la nuova tangenziale di Como potrebbe farlo saltando il pedaggio alla barriera di Grandate, e questo nessuno l’aveva messo in conto.
Basterebbe un accordo tra le due società, viene da dire, ma l’intesa - nella migliore tradizione - sembra più difficile del previsto, anche perché Pedemontana non prevede il classico casello ma dei portali che “fotografano” le auto in transito e poi addebitano il pagamento. Gli appalti sono stati assegnati ma non c’è ancora l’ok ai cantieri e così l’apertura del primo lotto comasco slitta.
A tutto questo si aggiunga anche che ai comaschi la nuova tangenziale costerà e anche cara. La società Pedemontana ha confermato infatti in via ufficiale che «il primo lotto della tangenziale di Como aprirà tra settembre e ottobre» e che «avrà il pedaggio». Come dire: cari comaschi, sappiate che non viaggerete gratis nemmeno per un giorno, a differenza dei “cugini” di Varese, che hanno ottenuto l’esenzione sulla nuova tangenziale almeno fino al termine di Expo.
E pensare che alla presidenza della società Pedemontana c’è un comasco (Maurizio Salvatore Lombardo, stipendio annuo che sfiora i 100mila euro lordi) e un altro siede in consiglio (l’ex presidente della Provincia Leonardo Carioni, 20mila euro l’anno). La sensazione - diffusa a tutti i livelli - è quella di esser stati penalizzati ingiustamente. Non che sia una novità, ma questa volta la beffa è davvero da record. Varese ha già la tangenziale e noi no, loro non pagano e noi pagheremo, inoltre ci verranno chiesti 60 centesimi per percorrere appena 2 chilometri e 400 metri. Chicca finale: la tangenziale è monca, il primo lotto va da Grandate a Villa Guardia e per il secondo (fino ad Albese) non c’è nemmeno un euro di finanziamento. Un grande successo, insomma.
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