Tares, che differenze tra i Comuni
Drezzo paga più del doppio di Grandate

La tariffa per cento metri quadri abitati da tre persone varia da 140 a 335 euro
Anche Blevio e San Fermo pagano poco, Fino, Brunate e Cavallasca fra i più cari

Tares, un mondo nel mondo delle tasse, un universo che fa perdere la testa a cittadini, impiegati comunali e a chi cerca di capirci qualcosa.

Tra le diverse tariffe di 18 Comuni dell’area della cintura urbana di Como, prendendo ad esempio una casa di 100 metri quadrati abitata da tre persone, si riscontrano differenze nella quota annua che stanno in una forbice di ben 195 euro.

Per la Tares si va da un minimo di 140 euro, il primato è di Grandate, ad un massimo di 335 euro di Drezzo.

Oltre ai grandatesi, anche per i cittadini di Blevio la tassa non è stata particolarmente alta, questo perché il servizio è gestito con gli altri sei Comuni dell’Unione Lario e Monti, quindi si sfruttano le economie di scala. A Brunate, paese vicino in linea d’aria, si pagano 100 euro in più.

Si posiziona bene anche San Fermo che sale sul terzo gradino del podio Tares.

Luisago, dove è in vigore la stessa tariffa di San Fermo, ha ancora la Tarsu.Sotto la tariffa media dei 209 euro stanno anche Tavernerio, Montorfano e Lipomo, che gestiscono la tassa con Service 24 Spa, società a capitale pubblico nata nel 1999, di proprietà anche di Albavilla, Albese con Cassano, Capiago Intimiano e Orsenigo.

Montano Lucino e Cernobbio sono ancora sotto la media, mentre Villa Guardia, con i suoi 209 euro, è nella media esatta dei 18 Comuni.

Sopra la media, verso il salasso Tares, ci sono: Maslianico, Parè, Gironico, Cavallasca, Brunate e Fino Mornasco dove si pagano 264 euro, da lì si salta poi ai 335 euro della salatissima Tares di Drezzo.

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