Cronaca / Como città
Sabato 10 Agosto 2013
Tentato furto della bici: assolti in due
Deborah: «Ma io li inseguirei ancora»
Il pm aveva chiesto tre mesi di pena, per il giudice non c’erano prove sufficienti
La derubata: «Assurdo. Lì non la metterò più e forse mi conviene riverniciarla»
Lei li aveva inseguiti, non li aveva mai persi di vista, perché quei tre non dovevano passarla liscia. Dovevano pagare per il tentativo di furto della sua bicicletta.
Ma ieri il giudice Cristian Mariani ha pensato diversamente, e ha assolto Kibrom Gebregzubher, eritreo nato ad Addis Abeba, di 31 anni, residente a Roma ma in realtà senza tetto, e Afif Aichaoui, tunisino di 26 anni, anch’egli senza fissa dimora. I due erano stati arrestati mentre il terzo era riuscito a fuggire.
«È assurdo» ha commentato amareggiata Deborah, la comasca di 36 anni che nella serata dell’1 agosto in via Rezzonico aveva sorpreso e inseguito le tre persone che avevano cercato di tagliare la catena della sua bicicletta. Due erano stati fermati e arrestati dalle pattuglie della squadra volante, mentre un terzo era riuscito a scappare verso piazza Roma.
Il processo per direttissima di venerdì 2 agosto era stato rinviato a ieri, per la richiesta dei termini a difesa da parte dell’avvocato difensore Manuel Auguadro. I due arrestati erano stati rimessi in libertà e ieri in aula si è presentato solo Gebregzubher, per il processo con rito abbreviato.
Il pubblico ministero d’udienza, Ferdinando Spanò, aveva chiesto per i due una condanna a 3 mesi e 100 euro di multa, per il tentato furto, visto che la giovane comasca li aveva riconosciuti senza alcun dubbio. Di parere diverso l’avvocato difensore dei due africani, che ha sostenuto come fosse difficile, alle 22.30, con il buio, riconoscere gli autori del tentativo di furto e indicarli con tale precisione agli agenti della polizia.
Il giudice Cristian Mariani ha deciso infine per l’assoluzione, non essendo stata raggiunta la prova necessaria per condannare i due accusati del tentativo di furto. Insomma, le prove a loro cariche non bastavano a “incastrarli”
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