Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 08 Giugno 2013
Terza tentata rapina in banca
Sempre con le stesse parrucche
In un mese nella sede di Intesa a Cabiate, ieri l’ultimo assalto. Banda di due persone ma il personale ha bloccato l’ingresso
Ce n’è di gente strana. Che, nonostante tutto, si ostina a portare a termine i propri piani. O, almeno, ci prova. Anche se il trucco, è il caso di dirlo, è già stato bocciato in un paio di occasioni.
Per la terza volta in un mese, alla Banca Intesa di Cabiate, all’angolo tra via Milano e via Venezia, sono arrivati i rapinatori. Conciati come sempre: con la parrucca e la barba finta. Aspiranti malviventi. Perché, per la terza volta in un mese, la direzione e i dipendenti della filiale hanno preferito lasciare i due tizi alla porta, per far sì che non raggiungessero gli altri clienti agli sportelli. Ora saranno le videocamere, le cui immagini sono state consegnate ai Carabinieri di Mariano Comense, a impegnarsi per un altro obiettivo: dare un’identità non camuffata alla coppia appassionatissima dell’istituto di credito.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l’allarme è stato dato ieri mattina, verso le 12.45. In quel momento all’interno della banca c’erano cinque clienti.
Clima tranquillo finché, all’ingresso, non si sono presentati i due soliti ignoti. Uno di loro, fermo. In attesa di entrare nel bussolotto con il metal detector. Il collega di tentata rapina, impalato all’esterno, qualche passo dietro, oltre la porta. Visibile, a distanza di qualche metro, quello che per i dipendenti della banca è parso il solito travisamento sui volti: una parrucca e una barba posticcia, giusto per non rivelare i propri connotati.
La falsa acconciatura e le guance, sempre per finzione, non curate, non sono sembrate un onesto biglietto da visita. La bancaria si è subito insospettita. Il direttore ha preso tempo: «Un attimo».
Abbastanza per chiamare i Carabinieri. Soltanto qualche momento dopo i due rapinatori si sono resi conto che avrebbero messo a segno un altro insuccesso, arrivato ormai a un ritmo settimanale. Sentita la puzza di bruciato, hanno preferito filare, per evitare di incontrare le forze dell’ordine.Ora toccherà agli uomini dell’Arma provare a dare un volto vero alla coppia dell’insistenza. Le telecamere a circuito chiuso della banca potrebbero aver immortalato qualsiasi piccolo particolare utile per le indagini.
Se possibile, si potrà fare il confronto con il 10 maggio, data del primo tentativo, e quello di pochi giorni fa. Forse, vista la prontezza dei dipendenti, attentissimi nei confronti di ogni cliente o comparsa che si presenta all’ingresso, dopo tre fallimenti i rapinatori potrebbero anche decidere di lasciar perdere.
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