Ticosa, si tratta
per partire a giugno

Se c’è intesa con Multi sul progetto, via libera a dicembre. Poi 6 mesi per bonifica e accordo tra avvocati. Altrimenti tempi lunghi

Il verdetto arriverà il 5 dicembre. Quel giorno i vertici del Comune incontreranno i manager di Multi, la società che nel 2006 si è aggiudicata la gara per la vendita dell’area ex Ticosa. E sapremo se la multinazionale è disposta - oppure no - a modificare il progetto spedito a Palazzo Cernezzi nelle scorse settimane.

L’amministrazione, infatti, ha bocciato quella proposta, ritenendo eccessiva la quota di negozi prevista nel nuovo quartiere (oltre 16mila metri quadrati). Due gli scenari possibili. Se l’azienda dirà sì a una riduzione della superficie riservata al commercio, scendendo intorno ai 10mila metri quadrati (il piano approvato in consiglio ne prevedeva 9.200), entro un mese potrebbe arrivare l’intesa definitiva.

E a giugno dell’anno prossimo potrebbe partire finalmente il cantiere nella spianata che un tempo ospitava la tintostamperia. Lavori che avrebbero una durata di due o tre anni.

Il secondo scenario è la fumata nera. Niente accordo tra amministrazione e privati, perché Multi resta ferma sui 16mila metri quadrati di commercio, ritenendoli indispensabili per far quadrare i conti dell’operazione. In questo caso, il Comune dovrebbe far partire una nuova procedura (non necessariamente la gara) per individuare un altro costruttore disposto a progettare e realizzare un intervento diverso. Naturalmente la causa con Multi andrebbe avanti e uno dei contendenti sarebbe chiamato a pagare i danni.

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