Ticosa, svelato il progetto
È quello che serve a Como?

Presentata in Comune la proposta di Multi: case, verde e negozi, rotatoria e 770 posti auto. Adesso decide il consiglio comunale. Voi cosa ne pensate?

Dopo anni di polemiche e dubbi, un punto fermo nell’intricata questione Ticosa. Da oggi la città ha un progetto su cui confrontarsi: la proposta della società Multi, resa pubblica dal Comune. Da qui si può ripartire, ora spetta all’aula consiliare - chiamata a valutare una delibera di indirizzo che conterrà sia il progetto per il maxi quartiere che l’ipotesi di accordo sul contenzioso tra Palazzo Cernezzi e i privati - prendere una decisione.

I contenuti del piano della multinazionale italo-olandese sono stati illustrati in commissione Urbanistica dall’assessore Lorenzo Spallino e dal dirigente Giuseppe Cosenza. Rispetto alla vecchia ipotesi, accantonata, diminuiscono in misura consistenti i volumi da edificare (86mila metri cubi contro 114mila) e spariscono di conseguenza le maxi torri.

Previsti edifici di tre-quattro piani, con spazi commerciali e terziario al piano terra mentre sopra un mix tra negozi e appartamenti, oltre a due palazzi più alti verso la Santarella (uno di 8 piani alto 24 metri e l’altro di 13 piani alto 39 metri). Si tratta di 140 alloggi in regime di edilizia a prezzi contenuti (housing sociale), per un totale di 30mila metri cubi. Non cambia rispetto al primo progetto la quota di commerciale (compresa la media distribuzione non alimentare) pari a 9mila metri quadrati. L’area ex Ticosa misura complessivamente 41.800 metri quadrati e il 65% sarà ceduto al Comune o destinato a uso pubblico. La proposta contempla anche un parcheggio interrato di un solo piano, per un totale di 770 posti auto (l’amministrazione è intenzionata a chiederne di più) e una nuova rotatoria tra via Grandi - parzialmente interrata per pochi metri - e viale Roosevelt.

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