Trenord, in disuso
28 vagoni “comaschi”

Le carrozze destinate a sopraelevare i treni per Como sono bloccati a Novara. Trenord: con i soldi ricevuti abbiamo sistemato altre carrozze

Convogli strapieni mentre 28 carrozze giacciono abbandonate da Trenord allo scalo di Novara Nord.

Proprio quelle che avrebbero dovuto sopraelevare i treni che circolano negli scali comaschi, in particolare dalla stazione di Como lago a Milano Cadorna. Il 2013 si è chiuso con una grossa beffa per i viaggiatori comaschi. Costretti, il più delle volte, a viaggiare stipati su carrozze strapiene. La denuncia arriva da Matteo Mambretti, rappresentante pendolari in Conferenza regionale, che, in questi giorni, è tornato alla carica con l’azienda milanese.

Ma, «senza ottenere per ora risposta, né alcun chiarimento in merito», denuncia. La vicenda ha inizio due anni fa, quando, «Trenord decide d’abbandonare le 28 carrozze a due piani che avrebbero dovuto aumentare la capienza dei treni che circolano nel comasco - spiega Mambretti - in piccola parte a Garbagnate Milanese e, in misura maggiore, allo scalo di Novara Nord. E questo - aggiunge - sebbene il contratto 2012-2014 sottoscritto con la Regione, obbligasse l’azienda a utilizzare quelle carrozze per sopraelevare, entro il 2013, numerosi treni che fanno scalo nel comasco. Il tutto, alla luce del continuo aumento di passeggeri. Infatti, per fare ciò - scandisce - il Pirellone ha versato nelle casse di Trenord 30 milioni di euro». Invece, «il 2013 si è concluso - osserva Mambretti - e il sovraffollamento resta, insieme ai continui ritardi, il dramma più sentito da migliaia di pendolari comaschi. Al punto che non è raro - sottolinea - vedere persone che non riescono proprio a salire sul treno. Con tutti i disagi e i ritardi sul lavoro che questo comporta».

Intanto, «carrozze che due anni fa sarebbero state revisionate con 80-90mila euro - continua il rappresentante dei pendolari - oggi necessitano d’interventi di parecchi milioni per essere rimesse in sesto. Trenord le ha abbandonate all’aperto, tra un binario e l’altro - aggiunge - così vandali e senzatetto hanno rotto i vetri dei convogli, acceso fuochi, scassinato porte e infissi e riempito i vagoni con resti di bivacchi, scritte e immondizia». Dal canto suo, l’azienda ferroviaria fa sapere che «con quei 30 milioni abbiamo ritenuto più opportuno sistemare altre carrozze, molte a due piani che ora circolano sulle varie tratte lombarde».

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