Cronaca / Como città
Sabato 10 Agosto 2013
Tutti in piedi
Le panchine
sono ridotte così
Rotte e piene di scritte, dal centro fino al lago
Scolorite, marce, vandalizzate e senza listelli
«Un disastro. E potevano almeno farle uguali»
Le panchine del centro non sono a prova di turisti. E non piacciono nemmeno ai comaschi. Lo dimostra il reportage fotografico che ci ha inviato un lettore, Mario Noseda, corredandolo d’un commento per nulla lusinghiero. «Lo stato in cui versano le panchine, in piena stagione turistica, è sconfortante - scrive - basta fare un giro in centro per accorgersi che ce ne sono di rotte, divelte, imbrattate, invase dalla vegetazione e interessate, da anni, da lavori di ripristino. E quello che stupisce - continua il lettore - è l’assoluta assenza di uniformità delle sedute. Dal legno si passa al granito, dalla plastica al ferro e al marmo. Ci voleva molto a stabilire un modello e riproporlo ovunque?».
Insomma, mentre la città assiste all’avanzare dei tavolini, le panchine che costellano il “salotto” versano in stato pietoso. Partiamo da piazza Cavour: è facile notare che le nove panchine in legno risultano ormai logore, scolorite, marce e deturpate dalle scritte. Ad alcune manca un listello in legno, altri listelli sono traballanti.
Né fanno più bella figura i vasi di fiori con panchina, dedicati al “sorriso di Carla Porta Musa”, che dovrebbero adornare piazza Duomo e Porta Torre. In molti punti, il rivestimento che copre i vasi è rotto, le aiuole sono mal curate e le sedute vandalizzate dai writer.
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