Uccise il ladro, paga 500mila euro

A Binago il vigile sparò contro le gomme dell’auto ferendo mortalmente un uomo di 31 anni

Assolto il Comune, pagherà il vigile il risarcimento agli eredi del nomade, Roberto Vailatti, deceduto nel 2006 nella tragica sparatoria di via del Pozzetto. L’agente di polizia locale che sparò, Vincenzo Calliego, ha patteggiato per omicidio colposo ed è stato condannato a due anni e dieci mesi. I parenti del morto, nel settembre 2009, hanno promosso una causa civile nei confronti dell’agente e del Comune che, a sua volta, ha citato in giudizio la propria compagnia assicurativa.

«È stato chiamato in causa anche il Comune – spiega l’avvocato Marco Franzini che, con il collega Alessandro Patelli, ha assistito l’amministrazione comunale - poiché si sosteneva che, essendo Calliego un agente di polizia locale e avendo utilizzato l’arma nel suo territorio nell’esercizio delle sue funzioni di pubblico ufficiale ancorché fuori servizio, la sua attività illecita avrebbe comportato anche il coinvolgimento dell’ente di appartenenza».

L’azione contro l’agente e contro il Comune è stata promossa da otto eredi (la convivente e i due figli minori della vittima, il padre naturale, la madre, i fratelli, la nonna materna). Richiesto un risarcimento di 1.100.000 euro. «In primo grado, nel maggio 2013, il Comune è stato assolto dalla richiesta risarcitoria poiché è stato riconosciuto che non sussistevano le condizioni per cui un agente fuori servizio possa essere comunque considerato in servizio – precisa Franzini - Nei confronti dell’agente è stata accolta parzialmente la domanda risarcitoria; il vigile è stato condannato a pagare circa 500 mila euro alla convivente, ai figli della vittima, ai fratelli, ma non al padre naturale e alla nonna materna che nel processo non hanno dimostrato di essere tali».

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