Una donazione per il Duomo

Serve un aiuto per le campane

Campane da salvare, per salvare la torre del Broletto, la storia comasca e l’incolumità dei passanti in piazza Duomo e in Piazza Grimoldi.

Ha preso il via la sottoscrizione popolare promossa dal Comitato per il Duomo. Le offerte possono essere versate sul conto corrente presso il Credito Valtellinese.

Per il versamento, l’Iban è:IT 60O0521610900000000009188 a favore del Comitato per il Duomo, fondato da imprenditori e professionisti sulle tracce di un costume comasco.

Fin dal 1.300, la città ha sempre considerato la cattedrale non solo come la “chiesa madre” della cristianità comense, ma come l’espressione più alta della civitas, perché contiene e testimonia tutto, l’arte, la storia, la bellezza e soprattutto il lavoro umano, la fibra di una popolazione. Dunque, va lasciata al tempo e ai posteri e per questo, sono fiorite tradizioni uniche: nei secoli passati, per esempio, era peccato vendere carne di venerdì. I macellai erano assolti se l’avessero venduta, a patto che facessero penitenza e la penitenza consisteva in un’offerta per far bello il duomo.

E non è mai decaduto il vecchio proverbio comasco: «I soldi dati alla chiesa escono dalla porta e rientrano dalla finestra».

La sottoscrizione andrà a beneficio di un intervento antivibrazioni: con il loro movimento, i bronzi provocano brividi alla struttura che rilascia piccoli calcinacci. Finora, il fenomeno si è registrato all’interno, ma devono essere prevenute le cadute sulle piazze.

Il telaio d’acciaio è deteriorato, va sostituito con il legno, per assorbire le vibrazioni e salvare i manufatti: l’alternativa consisterebbe nel legare le campane e ridurle all’immobilità, come è già stato fatto per la campana civica, di proprietà del Comune. Le altre sono del Duomo.

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