Cronaca / Como città
Sabato 15 Giugno 2013
Un’altra busta sospetta
Questa volta al Bassone
Il destinatario era incomprensibile, all’interno polverina bianca. Nessuna rivendicazione
La “moda” delle buste sospette dilaga.
Dopo quelle recapitate al sindaco di Como Mario Lucini un paio di settimane fa – seguita da analoghe iniziative “dedicate” al sindaco di Sondrio e all’assessore regionale Viviana Beccalossi – un ennesimo involucro è stato recapitato ieri attorno a mezzogiorno per posta ordinaria a un dipendente amministrativo del carcere comasco del Bassone.
La busta, che recava l’intestazione del destinatario e un acronimo incomprensibile, conteneva una polvere bianca, probabilmente zucchero, che ha inevitabilmente innescato tutti i protocolli e le procedure di emergenza previsti in questi casi.
Ad Albate sono arrivati i vigili del fuoco – gli specialisti del nucleo batteriologico -, la polizia scientifica e un pool di esperti dell’Asl. Il materiale è stato prelevato per essere inviato ai laboratori specializzati di Foggia, identica destinazione per il presunto zucchero di canna contenuto nella busta recapitata al sindaco Mario Lucini. Così il questore Michelangelo Barbato: «Possiamo affermare con certezza che, in ogni caso, non c’è alcun collegamento con il precedente invio in Comune». Quella spedita a Palazzo Cernezzi portava la firma Brigate Rosse
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