Venditori troppo insistenti a Ronago
Dopo le proteste arrivano i carabinieri

Numerose le chiamate arrivate l’altra sera alla caserma e alla polizia locale

Si tratta di persone regolarmente incaricate di proporre contratti per Enel Energia

«Non aprite quella porta».

L’allarme è risuonato l’altra sera in tutto il paese, tra vicini di casa, parenti, amici e conoscenti, a viva voce, al telefono, con gli sms, Whatsapp e Facebook: segnalazioni a raffica di giovani uomini che suonavano ai campanelli, si presentavano come incaricati Enel per una verifica e fin qui, passi.

Non passava il tono, definito dalle persone contattate «insistente e minaccioso»: ad una pensionata che rispondeva al citofono hanno intimato di scendere.

A chi ha bluffato dicendo che giusto giusto lavorava per Enel, hanno urlato «Mi faccia vedere il tesserino», premendo per guardarsi in faccia.

Piccole storie che ieri circolavano in paese al pari dei commenti di disappunto.

Rovente il telefono dei carabinieri di Faloppio, tanto che il comandante Giovanni Giordano s’è recato sul posto di persona: ha raccolto testimonianze, anche perchè il senso di insicurezza s’è accentuato dopo i recenti colpi nelle case. Psicosi per farla breve.

Ha tranquillizzato, spiegando che si tratta di addetti di una società di Milano che ha avvertito carabinieri e polizia locale “Terre di frontiera “ della presenza sul territorio di incaricati per proporre contratti con Enel Energia.

La società, che ha comunicato nomi e cognomi degli incaricati, si chiama Sigma Six: un nome che prende origine da un famoso metodo statistico. Ma ieri, nonostante i ripetuti tentativi, è stato impossibile mettersi in contatto con la società per avere la sua versione dei fatti.

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