Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 21 Giugno 2013
Veniano, sesso e multe
Il vigile resta sospeso
Per il giudice del lavoro l’agente non deve essere reintegrato. «Il Comune ha il diritto di attendere l’esito delle imputazioni»
Il giudice del lavoro ha respinto la richiesta con cui il vigile sospeso chiedeva di tornare in servizio. Dalla scorso aprile Maurizio Caldarelli è sospeso perchè sottoposto ad un procedimento penale avviato dopo la denuncia di un’automobilista secondo la quale il vigile le avrebbe chiesto una notte di sesso in cambio della cancellazione di una multa. Il giudice dopo l’esame degli atti e delle prove, ha ritenuto infondato il ricorso, stabilendo che non esiste il diritto dell’agente di chiedere la revoca della sospensione e il diritto a tornare in servizio a stipendio pieno.
Il giudice in questo modo ha stabilito che il Comune, al pari di qualsiasi datore di lavoro, possa decidere come debba essere utilizzato il dipendente così come la sua sospensione per capi di imputazione che, se accertati, comporterebbero il licenziamento.
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