Cronaca
Mercoledì 03 Giugno 2015
Vivo dopo quaranta minuti sott’acqua
L’esperto: «Perché può accadere»
Antonio Paddeu, medico pneumologo, sul caso del ragazzino finito nel lago ad Abbadia Lariana e sopravvissuto dopo essere rimasto 40 minuti sott’acqua, un fatto all’apparenza inspiegabile
Un caso straordinario. Un fatto all’apparenza incredibile, inspiegabile: come può una persona, in questo caso un ragazzo, rimanere 40 minuti sott’acqua e sopravvivere senza respirare?Teniamo presente che il record in apnea è di 22 minuti.
«Il fatto di essere incosciente, unito alla bassa temperatura del lago, potrebbe aver rallentato le funzioni vitali del ragazzo fino a permettergli di “consumare” l’ossigeno presente nell’acqua per sopravvivere» spiega Antonio Paddeu, pneumologo dell’ospedale Sant’Anna di Como . «Fosse accaduto in mare le cose sarebbero andate diversamente, per il ragazzo non ci sarebbe stato scampo. In acqua salata l’esito sarebbe probabilmente stato infausto».
Ma nel lago il ragazzo è stato ripescato ancora vivo. Perfino i vigili del fuoco, abituati a vedere casi di tutti i tipi, si sono meravigliati nel trovare il giovane era ancora in vita. Anche se le sue condizioni restano gravissime.
E infatti anche il ragazzino rimasto intrappolato in un naviglio a Milano per 43 minuti, dopo essersi tuffato per fare il bagno, era andato in arresto cardiaco e quindi non era cosciente. Resta il fatto che si tratta di casi straordinari.
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