Tessile, la moda al mare
fa ripartire gli ordini

Bilancio positivo per la fiera MarediModa: la rassegna di settore ha retto alla crisi registrando un incremento di visitatori pari al 9% (3.161 su 2.977) rispetto all’edizione 2008. È stata poi l’iperspecializzazione ad attrarre i rappresentanti delle 800 aziende della confezione più qualificate al mondo, provenienti da 70 paesi, tra cui Stati Uniti, Russia e Giappone.

Nessun tracollo, anzi, in assoluta controtendenza rispetto alle performance dei saloni tessili internazionali, l’ottava edizione di Maredimoda Intimodimoda che si è appena chiusa a Cannes, ha retto alla crisi registrando un incremento di visitatori pari al 9% (3.161 su 2.977) rispetto all’edizione 2008. «Ci aspettavamo una flessione, questo è un risultato davvero insperato» commenta Francesco Pozzi, past president della manifestazione che ha guidato per oltre undici anni prima di passare il timone a Claudio Taiana. L’imprenditore così spiega la diversa riuscita del salone «Resiste perché in questi anni ha conquistato un ruolo strategico, la più importante fiera settoriale, dove si può vedere il meglio della produzione europea. In un momento come questo, di budget ridotti, i buyer razionalizzano le loro scelte concentrandosi su pochi appuntamenti, in grado di fornire contenuti concreti alla loro attività». È stata dunque l’iperspecializzazione ad attrarre i rappresentanti delle 800 aziende della confezione più qualificate al mondo, provenienti da 70 paesi, tra cui Stati Uniti, Russia e Giappone. Ma l’anomalia più forte è stata l’iscrizione di cinque nuove aziende per l’edizione 2010. «Nel corso della fiera alcuni produttori italiani, che hanno raggiunto il Palais Des Festivals per verificarne sul campo la validità, hanno deciso di firmare l’adesione per il prossimo appuntamento, contribuendo in modo netto a generare ulteriore ottimismo tra espositori e organizzatori». Un segnale di fiducia, confermato anche dall’approccio alle nuove collezioni. «Rispetto a qualche mese fa il clima è cambiato. I clienti non si sono limitati a chiedere referenze, ma hanno ordinato tagli di campionature. Questo risveglio, neanche troppo timido, fa sperare in una ripartenza, fondamentale per lo stato di salute della filiera» conclude Pozzi. Questa edizione di Maredimoda Intimodimoda ha poi celebrato la nascita del progetto The Link, ambizioso sistema europeo di talent scouting che ha coinvolto 100 università di fashion design e di comunicazione visiva, chiamando in causa i migliori giovani talenti per la realizzazione di collezioni mare e intimo e di campagne di advertising tematiche.

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