Quasi duemila posti di lavoro persi anche nei primi sei mesi del 2010, il 6,6% in più rispetto al 2009. E a soffrire di più sono le aziende con più di 15 dipendenti. È il bilancio ufficiale della commissione per le Politiche attive del lavoro che ha approvato le liste di mobilità relative al mese di giugno 2010. Dati diffusi dalla Cgil. Nei primi sei mesi dell'anno sono1856 i lavoratori della provincia di Como messi in mobilità: 114 in più che nello stesso periodo del 2009 ( +6,6%). In particolare sono aumentati di 181 unità quelli occupati in aziende con oltre 15 dipendenti (+28,7%). Diminuiscono di 70 unità i lavoratori (-6,5%) licenziati nelle “piccole aziende”. «Siamo in una situazione negativa, certo non imprevista - sottolinea Franco Santambrogio della segreteria Cgil - anche le grandi aziende stanno licenziando; hanno finito, come temevano, gli ammortizzatori a disposizione». La conferma che la crisi continua a colpire soprattutto le medie e grandi imprese arriva anche da Confindustria Como che ha realizzato un'indagine su un campione di 105 aziende tra le oltre 600 iscritte. L'11% ha dichiarato l'intenzione di allargare l'organico a fronte di un 21% che ha già in previsione di ridurre il personale. Il dato che emerge chiaramente è che saranno le piccole e le medie imprese le prime ad assumere.